da teramo all’aquila
Giovane salvata da un’infezione
Intervento nel reparto maxillo-facciale del “San Salvatore”
L’AQUILA. La grave infezione che le aggredisce entrambi i mascellari, la paziente – da 10 anni col respiratore automatico – che subito peggiora, la frenetica richiesta di aiuto dell’ospedale di Teramo a quello dell’Aquila e la perfetta operazione al «San Salvatore» che evita conseguenze drammatiche. Mercoledì scorso il reparto di chirurgia maxillo-facciale diretto dal professore Tommaso Cutilli, «con un magistrale lavoro d’équipe», sostiene una nota dell’Asl, «ha eseguito una complessa e delicatissima operazione chirurgica, consentendo a una paziente di 24 anni di superare una situazione molto critica e di tornare già ieri a casa. Alla ragazza, residente nella provincia di Teramo, grazie all’intervento è stata debellata una pericolosa infezione e nel giro di un paio di giorni ha potuto lasciare il reparto. Un mese fa entrambe le arcate dentarie della giovane erano state interessate da un’infiammazione, in aggiunta a una condizione molto critica che si protrae da dieci anni. Infatti la 24enne è affetta, sin dai primi anni di vita, da malattia neurodegenerativa rarissima – chiamata neuropatia con assoni giganti – per la quale oggi non è disponibile una terapia. Una patologia progressiva che da un decennio costringe la paziente a respirare col ventilatore meccanico e a nutrirsi attraverso una sonda. In una situazione così precaria l’insorgere di una qualunque, ulteriore patologia – a maggior ragione se si tratta di una grave infezione – può condurre rapidamente a un punto di non ritorno. Eventualità scongiurata da un intervento di assoluta perizia chirurgica».