Gran Sasso institute, arrivano i 36 studenti
Il presidente della Regione Chiodi: «Entro pochi anni potrà competere con la Normale di Pisa»
L’AQUILA. Entro cinque o sei anni, il Gran Sasso Science Institute dovrà competere con la Normale di Pisa e con la Sissa di Trieste e tra dieci anni superarle».
È ambizioso il progetto del presidente della Regione Gianni Chiodi, che oggi accoglierà ufficialmente i 36 studenti, provenienti anche dall’estero, della nuova scuola di eccellenza dell’Aquila.
Parte dunque a pieno regime il primo anno accademico dell’istituto, ospitato nella sede ristrutturata dell’ex Isef, alla Villa Comunale. Un centro di alta formazione, destinato a dottorandi in fisica, matematica, informatica e studi urbani, che avrà tra i suoi docenti anche il premio Nobel Carlo Rubbia.
Alla cerimonia di benvenuto, stamani, a partire dalle 10, parteciperanno anche il presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) Fernando Ferroni e il direttore del Gssi Eugenio Coccia.
«L’ho voluta fortemente», ha commentato Chiodi, «e oggi è realtà. Sono 36 gli studenti che provengono anche dall’estero per i dottorati in fisica, matematica, informatica e studi Urbani del Gran Sasso Science Institute, la nuova alta formazione di eccellenza dell’Abruzzo. Entro cinque o sei anni dovrà competere con la Normale di Pisa e con la Sissa di Trieste e tra dieci anni superarle».
Il centro è nato su iniziativa dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, con il supporto del governo, e la Regione Abruzzo ha messo a disposizione la sede, finanziando l’attività con fondi propri e del commissario per la ricostruzione.
Le prime lezioni sono iniziate il 16 ottobre, con i corsi post-laurea di fisica e matematica: i 36 allievi, selezionati fra oltre 500 domande, soggiorneranno in città per tre anni e godranno non solo della borsa di studio, ma anche dell’alloggio gratuito. Le attività didattiche si svolgeranno in lingua inglese e agli studenti verranno offerti anche servizi ricreativi e culturali.
«L’obiettivo di questa scuola», ha affermato il direttore Coccia, «è di far diventare L’Aquila una città degli studi a livello internazionale, rendendola sempre più attraente ai giovani di talento. Circa un mese fa è stato già istituito un bando per venti borse di studio, destinate agli studenti dell’Ateneo aquilano: un programma che segna l’inizio della sinergia tra il Gssi e l’Università degli studi del capoluogo di regione».
(r.s.)
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