appello aias alla regione
Il centro disabili mai aperto diventa un caso nazionale
SULMONA. È diventato un caso nazionale: è stata inaugurata da quasi due anni e nonostante sul territorio vi sia la necessità di offrire una struttura che si occupi delle persone diversamente abili,...
SULMONA. È diventato un caso nazionale: è stata inaugurata da quasi due anni e nonostante sul territorio vi sia la necessità di offrire una struttura che si occupi delle persone diversamente abili, Villa Gioia continua a rimanere chiusa. Un centro residenziale modello realizzato, paradossalmente, con fondi messi a disposizione dalla stessa Regione, ora latitante.
Non sono serviti gli appelli e le invocazioni delle famiglie dei disabili e nemmeno quelle del presidente della sezione sulmonese dell’Aias, Sante Ventresca, affinché la Regione procedesse alla stipula della convenzione prevista in questi casi per procedere all’accreditamento della struttura. A parole tutti si dicono disponibili a risolvere il problema. Nei fatti la situazione è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso assessore ai Servizi sociali, Marinella Sclocco, nell’ultimo incontro tenuto a Sulmona per il riordino e la riqualificazione dei servizi in ambito regionale e in particolare della Valle Peligna, ha confermato che sul problema c’è la massima attenzione. Ma la struttura continua a restare chiusa tanto che il presidente nazionale dell’Aias, Salvatore Nicitra, è intervenuto per stigmatizzare il comportamento degli organi di governo regionali. In una lettera inviata al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ai due assessori di riferimento e al sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, Nicitra ha chiesto che l’annosa questione che «provoca disagio alle famiglie dei soggetti disabili e lascia senza risposte una esigenza primaria e insopprimibile», venga finalmente affrontata e risolta.
La residenza Villa Gioia ultimata nell’ottobre del 2012 grazie a un finanziamento regionale, è stata inaugurata nel maggio del 2013. La struttura è dotata di 20 posti letto, laboratori, palestra, spazi per il tempo libero all'aperto e al coperto, si sviluppa su mille metri quadrati in un’area di oltre un ettaro.
«Purtroppo», rileva il presidente nazionale dell’Aias, Salvatore Nicitra, «la precedente amministrazione regionale ha intrapreso il riordino delle strutture riabilitative con rette pro capite elevatissime e senza riuscire a risolvere i problemi dei disabili. L’Aias di Sulmona ha prospettato una retta pari al 50 per cento rispetto a quelle delle Rsa. Purtroppo, prima per le elezioni Comunali, poi per le Regionali, il problema è stato sempre rinviato a discapito delle famiglie, dei disabili e della spesa sanitaria. Una situazione intollerabile per una Regione come l’Abruzzo molto sensibile al problema della disabilità», conclude Nicitra, «una situazione che va assolutamente risolta».
Claudio Lattanzio
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