la crisi
Il Comune di Canistro vuole la concessione della Santa Croce
Il sindaco alla Regione: "Chiediamo un affidamento temporaneo". In ballo i 75 posti di lavoro dell’azienda che imbottiglia l’acqua minerale
CANISTRO. Ci sono incertezza e preoccupazione tra i lavoratori e i rappresentanti istituzionali del territorio per il futuro della Santa Croce. La notizia del mancato rinnovo, da parte della Regione, della concessione per le acque alla società che fa capo a Camillo Colella, ha allarmato le parti sociali che temono per i 75 dipendenti del sito in contratto di solidarietà fino all’estate 2016. L’azienda ha smentito le voci sempre più insistenti sulla chiusura, ma di certo il domani per gli operai dello stabilimento che imbottiglia l’acqua della Valle Roveto non sarà roseo.
«Da una parte c’è la revoca della concessione per la mancata regolarità del Durc», ha precisato l’assessore regionale Giovanni Lolli, «dall’altra c’è la totale chiusura da parte dell’azienda e l’assenza di un accordo per il piano industriale. C’è stata la disponibilità da parte dei sindacati e da parte nostra, ma non si è riusciti a trovare un’intesa. In presenza di un accordo avremmo trovato anche delle soluzioni per la documentazione, ma vista la situazione siamo stati costretti a bloccare tutto».
Il sindaco di Canistro Antonio Di Paolo ha lanciato un appello alla Regione affinché conceda all’ente la concessione delle acque. «Vista la straordinarietà della situazione, chiediamo alla Regione di dare al Comune la concessione delle acque della Santa Croce», ha sottolineato il primo cittadino. «La situazione è drammatica e l’amministrazione comunale è molto preoccupata. Dopo otto anni di vertenza, si è arrivati alla decisione della Regione di chiudere l’adduzione delle acque, che ci sarà tra pochi giorni. Abbiamo chiesto di prorogare la concessione delle acque per la salvaguardia dei lavoratori. Chiediamo che tale concessione, vista l’eccezionalità della situazione, venga momentaneamente data al Comune, in attesa che la vicenda si definisca in modo chiaro».
La senatrice Pd Stefania Pezzopane, che sta seguendo la vicenda, si è detta pronta a coinvolgere il ministero del Lavoro. «Ho dato mia disponibilità al vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, che segue la difficile vertenza, a valutare la possibilità di attivare un tavolo ministeriale per tutelare le sorti dello stabilimento di Canistro e il futuro dei lavoratori della Santa Croce», ha dichiarato Pezzopane.
Eleonora Berardinetti
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