Impianti sciistici a Scanno
Il Comune dovrà risarcire 75mila euro alla Sacmif
SCANNO. Dopo la notizia del definitivo fermo degli impianti sciistici durante questa stagione invernale, arriva anche un pesante conto da pagare per il Comune di Scanno relativo allo svolgimento...
SCANNO. Dopo la notizia del definitivo fermo degli impianti sciistici durante questa stagione invernale, arriva anche un pesante conto da pagare per il Comune di Scanno relativo allo svolgimento della stagione bianca del 2009-2010. Il tribunale di Sulmona ha condannato il Comune scannese a pagare l’importo di 75mila euro – oltre agli interessi e alle spese legali – in favore della Sacmif Srl di Rocca Priora che all’epoca gestì la stazione sciistica di Monte Rotondo.
Dopo alcuni anni di inattività del bacino sciistico scannese, fu grazie alla società romana che nel 2008 si tornò a sciare sui monti di Scanno. Il consiglio comunale nel mese di ottobre dello stesso anno votò una delibera con la quale stabilì di affidare fino al 2013 la gestione delle funivie alla ditta di proprietà dell’imprenditore Luca Lallini. Ma dopo una sola stagione la Sacmif abbandonò Scanno. Immediata la richiesta di risarcimento danni avanzata dall’amministrazione municipale guidata dall’allora sindaco Patrizio Giammarco. In discussione non solo il contratto di appalto ma anche il diritto di recesso. Il giudice ha rigettato quasi tutte le richieste di risarcimento proposte dal Comune, bollando come infondata quella di un indennizzo per i danni subiti all’immagine e ad alcune attrezzature. Negato anche il pagamento da parte della Sacmif di 30mila euro in favore del Comune a causa del mancato contratto stipulato tra le parti sull’utilizzo di un battipista. Le pretese della Sacmif inizialmente erano di 175mila euro. «Si tratta comunque di una bella cifra», commenta il sindaco Pietro Spacone, «che rischia di riportare il Comune sull’orlo del dissesto finanziario».(m.lav.)
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