Il giorno prima denuncia lo stupro, poi scappa dall’ospedale
Si infittisce il mistero intorno al caso di stupro denunciato due giorni fa. La presunta vittima, in stato di ebrezza, si allontana dal pronto soccorso prima della visita e fa perdere le tracce. Aveva chiamato la polizia accusando di violenza sessuale due uomini, trovata seminuda sul balcone.
L’AQUILA. Si tinge di giallo il presunto caso di stupro al Progetto Case di Pagliare di Sassa. La donna che due giorni fa ha chiamato la polizia denunciando di essere rimasta vittima di violenza sessuale, e poi trovata seminuda in balcone all’arrivo delle volanti e del personale della squadra mobile della questura del capoluogo, si sarebbe infatti dileguata una volta soccorsa e accompagnata in ospedale per ricevere le prime cure mediche.
La donna, un’italiana di oltre trent’anni, era stata infatti trovata in casa in compagnia di due uomini di nazionalità straniera, con gli agenti che hanno infatti dovuto prima di tutto vincere la resistenza di questi ultimi per poterla soccorrere. Una resistenza nel fornire i rispettivi documenti, sfociata poi in insulti, minacce e infine calci, pugni e spintoni. Al punto che una poliziotta è stata poi a sua volta soccorsa e accompagnata al pronto soccorso con contusioni su braccia e addome, e refertata con una prognosi di sette giorni.
L’aggressore, un 37enne di nazionalità marocchina, è stato quindi arrestato con l’accusa di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.
La donna vittima della presunta violenza sessuale è stata invece accompagnata al San Salvatore, dove è arrivata con il cosiddetto codice rosa, cui sarebbero poi seguite tutte le indagini mediche volte ad appurarne la violenza. Una trafila decisiva anche ai fini delle indagini imbastite dalla polizia di Stato, intenta a ricostruire il corretto profilo penale a fondamento dell’accaduto.
Una ricostruzione complicata però dalla decisione impulsiva presa dalla donna, in stato di ebbrezza, che in attesa di ultimare gli esami clinici, si è invece allontanata volontariamente dal pronto soccorso facendo perdere le proprie tracce.
Proseguono intanto le indagini per violenza sessuale da parte degli inquirenti della questura. Indagini tuttavia destinate a incagliarsi di fronte alla volontà di non voler dare seguito alla denuncia inizialmente presentata dalla vittima, che non sembrerebbe a questo punto intenzionata a procedere.