Il grande cinema per la rinascita
Si sposta la Biennale di Venezia, arrivano i film di Tornatore e Placido
L’AQUILA. Venezia chiama L’Aquila. Il cinema per la rinascita. Questo il senso dell’iniziativa che si svolgerà dal 17 al 19 settembre prossimi nella caserma della Finanza a Coppito e all’interno della multisala Movieplex del capoluogo abruzzese. Sei film della Mostra del Cinema di Venezia, che si sta svolgendo in questi giorni in laguna, saranno proiettati nell’ambito del progetto «Campi sonori». Sono attesi gli arrivi, fra gli altri, di Michele Placido e Giuseppe Tornatore.
Sarà «Il grande sogno» di Michele Placido ad aprire giovedì 17 la rassegna «Venezia all’Aquilà», sei film della Mostra del Cinema di Venezia che saranno proiettati nell’ambito del progetto «Campi sonori» alla Scuola della Guardia di finanza di Coppito e al Movieplex del capoluogo abruzzese.
«Come governo», ha voluto sottolineare il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro, «abbiamo avuto come obiettivo non solo di ricostruire le abitazioni: dobbiamo anche restituire dignità ed armonia ai luoghi, identità ai cittadini, spiritualità e cultura alle popolazioni».
«L’Aquila» ha aggiunto il sottosegretario Giro, «deve continuare ad essere una piccola capitale della cultura in virtù delle sue tante iniziative e della storica università che vi ha sede».
«Le emergenze stanno diventando uno dei temi dell’organizzazione della vita delle comunità», ha rilevato il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, «una nuova cultura del welfare sta nascendo nel nostro Paese: pensiamo presto di saldare il rapporto tra le due città coniugando i simboli del Leone e dell’Aquila».
La rassegna cinematografica, che proseguirà fino a sabato 19 settembre, «riapre un percorso di educazione e formazione al cinema». Come ha affermato il vicesindaco del capoluogo abruzzese, Roberto Riga. «E riavvia l’attività dell’Accademia dell’immagine dell’Aquila», ha proseguito Riga, «mettendo le istituzioni culturali in condizioni di non venir meno al proprio ruolo, e ci aiuta a superare il dopo terremoto: vogliamo tornare a vivere tutti all’Aquila».
Il programma della kermesse prevede, oltre a Placido, «Crisi di donne & abiti nuziali» di Vicenzo Terracciano, «Lo spazio bianco» di Francesca Comencini, «La doppia ora» di Giuseppe Capotondi e «Io sono l’amore» di Luca Guadagnino. Chiusura con «Baaria» di Giuseppe Tornatore.
«La disponibilità di Regione Sicilia, Medusa Rai Cinema e Mikado», ha dichiararo il direttore generale per il cinema, Gaetano Blandini, «ha permesso la proiezione in anteprima dei film».
Novità riguarderanno anche l’Accademia dell’immagine dell’Aquila. «In questa sede», ha spiegato il direttore del Csc (Centro sperimentale di cinematografia) Marcello Foti, «è prevista l’istituzione di una sede distaccata Csc per l’Abruzzo, affiancata a quelle già esistenti in Piemonte, Lombardia e Sicilia».
«Attualmente», ha affermato il presidente onorario dell’Accademia, Gabriele Lucci, «le strutture dell’Accademia sono molto danneggiate, ma attraverso il decreto Bertolaso è prevista la ricostruzione: la speranza è di poterci rientrare nel giro di due anni».
All’interno della scuola della Finanza gli spettatori di «Venezia all’Aquila» potranno visitare la mostra «Terremoti d’Italia».
Sarà «Il grande sogno» di Michele Placido ad aprire giovedì 17 la rassegna «Venezia all’Aquilà», sei film della Mostra del Cinema di Venezia che saranno proiettati nell’ambito del progetto «Campi sonori» alla Scuola della Guardia di finanza di Coppito e al Movieplex del capoluogo abruzzese.
«Come governo», ha voluto sottolineare il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro, «abbiamo avuto come obiettivo non solo di ricostruire le abitazioni: dobbiamo anche restituire dignità ed armonia ai luoghi, identità ai cittadini, spiritualità e cultura alle popolazioni».
«L’Aquila» ha aggiunto il sottosegretario Giro, «deve continuare ad essere una piccola capitale della cultura in virtù delle sue tante iniziative e della storica università che vi ha sede».
«Le emergenze stanno diventando uno dei temi dell’organizzazione della vita delle comunità», ha rilevato il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, «una nuova cultura del welfare sta nascendo nel nostro Paese: pensiamo presto di saldare il rapporto tra le due città coniugando i simboli del Leone e dell’Aquila».
La rassegna cinematografica, che proseguirà fino a sabato 19 settembre, «riapre un percorso di educazione e formazione al cinema». Come ha affermato il vicesindaco del capoluogo abruzzese, Roberto Riga. «E riavvia l’attività dell’Accademia dell’immagine dell’Aquila», ha proseguito Riga, «mettendo le istituzioni culturali in condizioni di non venir meno al proprio ruolo, e ci aiuta a superare il dopo terremoto: vogliamo tornare a vivere tutti all’Aquila».
Il programma della kermesse prevede, oltre a Placido, «Crisi di donne & abiti nuziali» di Vicenzo Terracciano, «Lo spazio bianco» di Francesca Comencini, «La doppia ora» di Giuseppe Capotondi e «Io sono l’amore» di Luca Guadagnino. Chiusura con «Baaria» di Giuseppe Tornatore.
«La disponibilità di Regione Sicilia, Medusa Rai Cinema e Mikado», ha dichiararo il direttore generale per il cinema, Gaetano Blandini, «ha permesso la proiezione in anteprima dei film».
Novità riguarderanno anche l’Accademia dell’immagine dell’Aquila. «In questa sede», ha spiegato il direttore del Csc (Centro sperimentale di cinematografia) Marcello Foti, «è prevista l’istituzione di una sede distaccata Csc per l’Abruzzo, affiancata a quelle già esistenti in Piemonte, Lombardia e Sicilia».
«Attualmente», ha affermato il presidente onorario dell’Accademia, Gabriele Lucci, «le strutture dell’Accademia sono molto danneggiate, ma attraverso il decreto Bertolaso è prevista la ricostruzione: la speranza è di poterci rientrare nel giro di due anni».
All’interno della scuola della Finanza gli spettatori di «Venezia all’Aquila» potranno visitare la mostra «Terremoti d’Italia».