Il museo d’Abruzzo rinascerà nella sede dell’ex mattatoio
I lavori dovrebbero concludersi entro la fine del 2013 nei locali restaurati saranno ospitate 150 opere d’arte
AQUILA. «Oggi si festeggia la nascita della nuova sede del Museo Nazionale d’Abruzzo nei locali dell’ex Mattatoio. L’impresa che realizzerà i lavori è stata selezionata, il cantiere è già operativo e i lavori termineranno nel 2013». Con queste parole il direttore regionale dei Beni culturali d’Abruzzo, Fabrizio Magani, ha presentato il cantiere nei locali dell’ex Mattatoio a Borgo Rivera dove entro la fine del 2013, sul progetto realizzato da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, nascerà il nuovo Museo Nazionale d’Abruzzo, dopo che il sisma del 6 aprile 2009 ha fortemente danneggiato il Forte Spagnolo dove il museo aveva sede. Una volta pronti, i locali dell’ex Mattatoio, edificio di archeologia industriale dei primi del ’900 che verranno «migliorati sia dal punto di vista architettonico», ha spiegato Magani, «sia da quello antisismico, ospiteranno una parte, circa 150 opere tra dipinti, ceramiche e oreficeria, dell’originale collezione del museo». Magani ipotizza anche l’apertura gratuita del museo, almeno ai cittadini dell’Aquila. L’intervento si inserisce nel quadro delle iniziative sostenute da Mumex, il progetto Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno (per un totale di circa 400 milioni di euro), promosso dal Mibac e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (Dps), con un finanziamento di 5 milioni per la realizzazione del nuovo museo aquilano. Parallelamente, con circa 5 milioni di euro dei fondi ordinari del Mibac, parte il restauro del Forte Spagnolo. Un primo passo per il recupero completo dello storico edificio, «il cui costo», ha detto il segretario generale del ministero, Antonia Pasqua Recchia, «è di 25 milioni». Il nuovo museo «è un primo tassello», ha affermato il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, in un messaggio per l’occasione, z per la realizzazione di una rete museale la cui centralità sarà sempre nel Forte Spagnolo, prestigiosa e naturale sede del Museo Nazionale d’Abruzzo».
«Tutto quello che si fa per L’Aquila», ha aggiunto Recchia a proposito del nuovo museo, «ha il segno del dovuto ristoro. Il tempo che è passato è un tempo colpevole per tutti quelli che avrebbero dovuto fare e non hanno fatto. Questa partenza è significativa ed è un intervento che in 18 mesi darà alla città il suo museo e una riqualificazione urbana che non è da sottovalutare».
«Oggi per noi è un giorno importante», ha invece sottolineato Domenico Arcuri, ad di Invitalia, «perché finalmente possiamo dire di cominciare a costruire il presente e non più di ipotizzare di costruire il futuro. Il nostro obiettivo è ancora una volta quello di assicurare, partendo da un polo museale, una crescita e un reale sviluppo del territorio».
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