L'AQUILA
"Impugnata la sentenza choc": i familiari vanno in Cassazione
Il presidente dell’associazione vittime universitarie annuncia il ricorso contro il no ai risarcimenti. La campagna di raccolta fondi per le spese legali aiuterà anche il reparto di Oncologia
L'AQUILA. "Andremo fino in fondo, anche se dovessero volerci altri dieci anni». La sentenza choc approderà in Cassazione. Il presidente dell’associazione vittime universitarie sisma, Sergio Bianchi, ringrazia pubblicamente tutti, aquilani e non, ribadendo il senso della raccolta fondi organizzata dall’Associazione L’Aquila per la vita, che da qualche giorno ha raggiunto, e superato, l’obiettivo dei 14mila euro, cifra a cui è stato condannato – a titolo di spese legali – dalle cosiddette sentenze choc, insieme ai familiari di altri sette studenti fuori sede per i quali la notte del 6 aprile 2009 è stata l’ultima. Eppure, la sua battaglia per avere la verità, prima ancora che giustizia, non si ferma. Semmai si rafforza.
Sono 16.537 gli euro raccolti in meno di due mesi dal lancio della campagna di solidarietà organizzata dall’Aquila per la vita. Ed è stato proprio il presidente di quest’ultima, Giorgio Paravano, a dare la misura di quest’ondata di affetto e vicinanza che in tantissimi hanno voluto manifestare sotto forma di libera donazione. Come già anticipato dallo stesso Paravano, gli oltre 2mila euro eccedenti saranno devoluti al reparto di Oncologia del San Salvatore. Ora il ricorso in Cassazione con la speranza che il pronunciamento alla fine venga annullato.
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