L’aeroporto riapre il duello tra Cialente e De Matteis
L’oppositore: «Figuraccia istituzionale, è un centro commerciale nascosto» La replica: «Nessun impegno quando lui coordinava la Protezione civile»
L’AQUILA. Botta e risposta tra Giorgio De Matteis e Massimo Cialente sulla vicenda dell’aeroporto di Preturo. Il vicepresidente del consiglio regionale parla di «ennesima figuraccia istituzionale» e mostra il piano d’investimenti della Xpress, la società che dovrà gestire lo scalo, in cui si prevede, all’interno degli spazi aeroportuali, la creazione di un centro commerciale.
Il sindaco, che si dice indignato, tira in ballo l’ex assessore della giunta Tempesta Corrado Ruggeri, ricordando l’annata degli scontri e delle denunce con l’ex presidente dell’Aeroclub Raffaele Pullieri. Ad accendere la miccia, in mattinata, è De Matteis che, affiancato dallo stesso Ruggeri e dai consiglieri comunali Raffaele Daniele ed Emanuele Imprudente, dice la sua sulla questione della mancata inaugurazione dell’aeroporto: «Se il sindaco avesse letto la lettera del ministero con attenzione, avremmo evitato l’ennesima brutta figura istituzionale. Quello che si richiede è una delucidazione sulla sostenibilità economica dello scalo aquilano. Una richiesta che sottende due ipotesi: o non sono stati forniti tutti i chiarimenti e, dunque, è giusto rispondere alle richieste, oppure non c’è sostenibilità. Insomma, quando si parla di 50mila passeggeri l’anno, si scherza o si dice la verità?». Il vicepresidente del consiglio regionale contesta la scelta commerciale, se svincolata dall’iniziale progetto di rendere la struttura un punto di riferimento per la protezione civile. «Cialente ha voluto modificare la natura dell’aeroporto che, dopo il terremoto, poteva diventare un punto di riferimento di Protezione civile per il Centro Italia. Si è puntato, invece, sui servizi commerciali, ignorando l’esistente, e gettandosi in un’impresa in cui non crede neanche la società di gestione dello scalo». A questo proposito, nel piano di investimenti della Xpress è scritto chiaramente che «un importante obiettivo, in considerazione del numero esiguo di passeggeri sull’Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e gestione del “Centro commerciale Zafferano Rosso”». Secondo De Matteis, «le norme tecniche di attuazione del Comune dicono il contrario e non permettono di localizzare in quella zona un centro commerciale. A questo punto, vogliamo capire cosa sta accadendo». La replica, pomeridiana, del sindaco: «Ovunque ormai gli aeroporti vivono di altre funzioni collaterali, a meno che non siano scali strategici. La pista, lo scalo, sono inseriti in un complesso di funzioni che lo possano sostenere. L’aeroporto potrà essere, negli anni, occasione di sviluppo». Poi l’affondo: «Voglio ricordare che De Matteis e Ruggeri hanno sempre gestito insieme l’aeroporto. De Matteis dice che si stava lavorando per farne uno scalo di Protezione civile. Perché non lo fece quando era il coordinatore nazionale per la Protezione civile della conferenza Stato-regione? Non lo fece perché la strategia era un’altra. Dal 2000 al 2007 l’aeroporto andò incontro a scontri, denunce, cause innumerevoli: l’Aeroclub si era spaccato, poi era arrivato il commissario e a maggio 2007», continua Cialente, «trovai il caos più totale. Forse una ventina di cause. Allora l’assessore Ruggeri cosa pensò di fare? Scrive al dirigente comunale Fabrizi e propone di declassificare lo scalo da aviazione generale ad aerosuperficie. Perché? Perché così diventa attrezzatura sportiva, come un campetto di calcio, e allora per la sua gestione non serve un bando, ma si può affidare direttamente. Per la città un danno enorme, ma chi se ne importa. E lo scalo per la Protezione civile dov’era finito? Avete capito?», chiosa il sindaco.
Romana Scopano
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