L'Aquila, arrivano 700 milioni per la ricostruzione
I fondi stanziati dal Cipe serviranno per le opere pubbliche e gli interventi privati
L'AQUILA. Ammontano a circa 710 milioni le risorse deliberate dal Cipe a favore della ricostruzione. Tra i fondi sono compresi 169 milioni riguardanti il programma di interventi per le opere pubbliche e 539 milioni per vari lavori.
I fondi sono così suddivisi: 350 milioni per la ricostruzione degli edifici privati; 47 milioni per il programma degli edifici pubblici nel centro storico dell'Aquila; 11 milioni per le mura "urbiche" del capoluogo di Regione, 31,5 milioni per interventi sulle reti idriche danneggiate; 8,5 milioni per la Direzione scolastica regionale per manutenzione Musp e attività didattiche secondo quanto stabilito dalla ordinanza della presidenza del consiglio 3979/2011; 43,8 milioni per la ripresa delle attività produttive (scorrimento graduatoria precedente bando e nuovo bando per medie-grandi imprese); 18,3 milioni per gli edifici di culto; 6,7 per il tribunale di Chieti.
Il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi ha così commentato la decisione del Cipe. «Il Cipe» ha detto il presidente della giunta regionale «ha dato il via libera alle mie richieste inoltrate lo scorso gennaio. L'ulteriore iniezione di risorse - ha sottolineato Chiodi in una nota diffusa dall'ufficio stampa - ci consentirà di procedere con i programmi in fase avanzata di definizione e testimonia la possibilità concreta di procedere speditamente lungo la strada della ricostruzione pubblica e privata. Ancora una volta il mio grazie al governo e, in particolare, al ministro Fabrizio Barca per aver marcato la priorità della deliberazione del Cipe arrivata questa mattina, dopo che ne abbiamo sostenuto l'urgenza anche negli ultimi incontri avvenuti all'Aquila».
Il Cipe nel deliberare il finanziamento scrive di aver «preso atto della relazione del ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca e dell'ordinanza volta a semplificare l'organizzazione, a rafforzare le informazioni e la comunicazione e a introdurre interventi di rigore».
I fondi sono così suddivisi: 350 milioni per la ricostruzione degli edifici privati; 47 milioni per il programma degli edifici pubblici nel centro storico dell'Aquila; 11 milioni per le mura "urbiche" del capoluogo di Regione, 31,5 milioni per interventi sulle reti idriche danneggiate; 8,5 milioni per la Direzione scolastica regionale per manutenzione Musp e attività didattiche secondo quanto stabilito dalla ordinanza della presidenza del consiglio 3979/2011; 43,8 milioni per la ripresa delle attività produttive (scorrimento graduatoria precedente bando e nuovo bando per medie-grandi imprese); 18,3 milioni per gli edifici di culto; 6,7 per il tribunale di Chieti.
Il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi ha così commentato la decisione del Cipe. «Il Cipe» ha detto il presidente della giunta regionale «ha dato il via libera alle mie richieste inoltrate lo scorso gennaio. L'ulteriore iniezione di risorse - ha sottolineato Chiodi in una nota diffusa dall'ufficio stampa - ci consentirà di procedere con i programmi in fase avanzata di definizione e testimonia la possibilità concreta di procedere speditamente lungo la strada della ricostruzione pubblica e privata. Ancora una volta il mio grazie al governo e, in particolare, al ministro Fabrizio Barca per aver marcato la priorità della deliberazione del Cipe arrivata questa mattina, dopo che ne abbiamo sostenuto l'urgenza anche negli ultimi incontri avvenuti all'Aquila».
Il Cipe nel deliberare il finanziamento scrive di aver «preso atto della relazione del ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca e dell'ordinanza volta a semplificare l'organizzazione, a rafforzare le informazioni e la comunicazione e a introdurre interventi di rigore».
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