L'INCHIESTA
L'Aquila, concussione e omissione: tutte le accuse a Guarino
È stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari all’ex comandante provinciale dei carabinieri e all’altro indagato, l’ex city manager del Comune dell’Aquila Massimiliano Cordeschi
L’AQUILA. La Procura della Repubblica dell’Aquila ha chiuso le indagini preliminari avviate nei confronti dell’ex comandante provinciale dei carabinieri del capoluogo abruzzese, Savino Guarino, indagato nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria coordinata dai sostituti procuratori David Mancini e Simonetta Ciccarelli.
È stato infatti notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari all’ufficiale dell’Arma e all’altro indagato, l’ex city manager del Comune dell’Aquila Massimiliano Cordeschi. Le accuse contestate sono quelle di concussione, tentata concussione, omessa denuncia e omissione d’atti d’ufficio.
A questo punto, visto che la Procura ha cristallizzato le accuse, è possibile che vengano considerate affievolite le esigenze cautelari che avevano portato all’applicazione, da parte del gip, su conforme richiesta del pm, del divieto di dimora e avvicinamento all’Aquila per l’indagato in divisa. Che aveva reso interrogatorio (durato tre ore) davanti a pm e gip.
Un interrogatorio nel corso del quale il colonnello si era difeso dalle accuse, tra le quali anche quella di aver ricevuto gratuitamente lavori edili in un appartamento di Roma che era nella sua disponibilità. Del resto, il nocciolo della questione sono i rapporti dell’ex comandante provinciale dei carabinieri con alcuni imprenditori molto in vista della città.
Il procedimento penale in corso poggia su alcune informazioni scaturite da un’altra indagine. La gran parte delle accuse mosse nei riguardi dei due indagati nascerebbe, infatti, da una testimonianza resa nell’estate 2014 dall'imprenditore aquilano Gabriele Valentini, immediatamente secretata dai due sostituti vista la delicatezza dei fatti e personaggi narrati.
Questo stesso imprenditore, comunque, sempre da quanto appreso, non è autore di una specifica denuncia alla magistratura nei riguardi di Guarino su quegli stessi fatti, anche se ora potrebbe essere considerato parte lesa, il concusso. Cioè la vittima dell’ipotizzata «concussione ambientale», vale a dire una costrizione operata da un sistema generale e radicato che fonda le sue basi sul fatto che la vittima ritenga che sia indispensabile pagare somme di denaro non dovute per vedersi soddisfatto un suo diritto. Guarino ha rivestito l’incarico di comandante provinciale aquilano dal settembre 2010 al luglio 2014 prima di essere trasferito a Roma alla commissione Condizione generale del personale.
L’altro indagato, Massimiliano Cordeschi, è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un altro procedimento con l’accusa di truffa continuata e aggravata su un giro di investimenti all’estero con guadagni mai realizzati ai danni di decine di persone. La prima udienza è fissata al primo ottobre.
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