L’Aquila, il capo dell’antimafia interviene su Fiorentina-Napoli: “Mi vergogno di essere italiano”

5 Maggio 2014

L’amarezza di Franco Roberti durante la conferenza stampa per l'istituzione del primo nucleo del Corpo forestale dello Stato in Italia presso la Direzione distrettuale antimafia

L’AQUILA. «Guardando la tv a casa mi sono vergognato di essere italiano». Una frase sentita e risentita in questi giorni, ma a dirla non è stata una persona qualsiasi. A pronunciare queste parole è stato Franco Roberti, Il procuratore nazionale antimafia è intervenuto all’Aquila in occasione dell'istituzione del primo nucleo del Corpo forestale dello Stato in Italia presso la Direzione distrettuale antimafia.

Roberti, in una breve digressione, è intervenuto su quanto accaduto prima della finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma tra Fiorentina e Napoli. Un occasione che Roberti ha utilizzato per esprimere tutta la sua amarezza per quanto accaduto prima della gara, i taferugli e il ferimento con un colpo di pistola di un tifoso partenopeo, e prima della gara, con l’ormai famosa, sebbene smentita dalle forze dell’ordine, trattativa tra il capo ultras del Napoli Genny ’a carogna e la Digos per consentire l’inizio della gara. «Io ero a casa mia davanti al televisore - ha concluso Roberti - come tifoso del Napoli mi sento derubato della gioia di esultare per la vittoria del Napoli. Mi sono vergognato profondamente di essere italiano».

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