L'Aquila, si finge vittima di rapina e si ferisce per amore

Falso racconto di un 27enne: «Io vittima di una banda di stranieri». La polizia indaga e scopre il trucco

L’AQUILA. «Mi ha assalito una banda di stranieri». Non gli sarà sembrato vero gettare il marchio d’infamia sull’«uomo nero». O meglio, su un gruppo di «uomini neri», stavolta descritti come pericolosi delinquenti dell’Est Europa, che lo avevano sorpreso in casa in piena notte e lo avevano affrontato durante una rapina. L’aggressione, poi, era proseguita con alcuni colpi di coltello che l’avevano raggiunto a un fianco, mandandolo in ospedale. Questo il racconto, consegnato a chi l’ha soccorso, e poi, agli investigatori, che un aquilano di 27 anni ha inventato di sana pianta per coprire una delusione d’amore. Altro che rapina. Altro che stranieri cattivi. Ci hanno creduto tutti, tranne la polizia. Che mentre si preparava il tam-tam della giustizia fai-da-te, con tanto di dibattito sul perché non avesse sparato, visto che, tra l’altro, era notte, aveva scritto un finale tutto diverso alla storia. Sventando anche gli immancabili processi sui social sull’allarme sicurezza in città. E così, per alcune ore, è scattato il protocollo antirapina. Del resto, la notizia della presenza di una banda di rapinatori violenti non poteva essere sottovalutata. Gli uomini della squadra Mobile, sezione antirapina, e quelli della Volante, con il coordinamento dei dirigenti Tommaso Niglio e Roberto Mariani, ci hanno messo poco, tuttavia, a capire che le cose stavano diversamente. L’unica cosa vera di questa storia, le ferite, se l’è procurate lo stesso giovane con un coltello. Si tratta di due tagli giudicati guaribili in 25 giorni dai medici del 118 che l’hanno curato.
Al termine delle indagini la polizia ha ricostruito il racconto del giovane in maniera del tutto differente. Il 27enne, infatti, era stato avvistato nelle vicinanze della casa dell’ex fidanzata, con la quale, secondo gli investigatori aveva cercato di riallacciare una storia ormai finita, evidentemente senza successo. A quel punto il giovane ha deciso di tagliarsi da solo e di inventare di sana pianta una storia che non si regge in piedi. Un’altra cosa certa è che rimedierà una denuncia per simulazione di reato, che gli stessi poliziotti gli notificheranno non appena si sentirà un po’ meglio.
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