Militari davanti al San Salvatore dell’Aquila dove ieri pomeriggio è stato portato il boss (foto di Raniero Pizzi)

L'AQUILA

L’avvocato di Messina Denaro fa un appello: «Ora basta carcere duro»

Il difensore del boss: "Condizioni di salute non più compatibili e pertanto dev'essere immediatamente ricoverato". Si valuta l'istanza di scarcerazione

L'AQUILA. Il primo a lanciare l’allarme sul peggioramento delle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro - ricoverato in terapia intensiva dopo l'intervento chirugico  - è stato ieri mattina l’avvocato Alessandro Cerella, il legale che dalle scorso 25 giugno affianca Lorenza Guttadauro nella difesa del boss mafioso. «Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro non sono più compatibili con il regime di carcere duro, e pertanto deve essere immediatamente ricoverato», ha detto, facendo scattare l’allerta per le condizioni del superboss. Cerella ha poi precisato: "Analizzati i fatti e la documentazione, ci riserviamo di decidere la strategia più opportuna per presentare una istanza di scarcerazione".

leggi anche: Messina Denaro è grave, operato: "Non mi pentirò mai" / AGGIORNAMENTI Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito un piccolo intervento per problemi urologici: dopo l'intervento trasferito in terapia intensiva. Il garante dei detenuti: "E' vigile e attivo"

Messina Denaro nelle scorse settimane era stato sottoposto a un piccolo intervento chirurgico nell’ospedale San Salvatore ma subito dopo era tornato nel carcere di Preturo, dove è rinchiuso dallo scorso 16 gennaio in regime di 41-bis. Gli avvocati Cerella e Guttadauro erano pronti a inviare al Tribunale della libertà dell’Aquila un’istanza per ottenere la sospensione della detenzione carceraria con il ricovero in ospedale, luogo nel quale Messina Denaro può ricevere una migliore assistenza sanitaria.

Secondo il legale, le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro si sono aggravate nelle ultime settimane, tanto che il detenuto – riferisce Cerella – «è costretto ad alimentarsi soltanto con succhi di frutta e altri integratori». «Sul punto – ha aggiunto il legale – voglio evidenziare il lavoro straordinario, encomiabile che lo staff diretto dal professore Mutti porta avanti fin dal primo momento che ha preso in cura il mio cliente». Il boss, oltre al tumore al colon arrivato, secondo i legali, al quarto stato di gravità, porta con sé delle complicazioni dal punto di vista urologico.

A proposito della richiesta di scarcerazione annunciata dai difensori di Messina Denaro poiché il regime del 41 bis sarebbe incompatibile con le condizioni di salute di Messina Denaro, il Garante dei deteniti, Gianmarco Cifaldi è già intervenuto questa mattina garantendo come "il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le Agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso".

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