comune in crisi e patto di stabilità sforato

L’ex sindaco: per colpirmi distrutti i conti di Scanno

SCANNO. Respinge ogni accusa l’ex sindaco di Scanno, Patrizio Giammarco, che nei giorni scorsi è stato incolpato dall’attuale primo cittadino, Pietro Spacone, di aver «ripulito» assieme alla sua...

SCANNO. Respinge ogni accusa l’ex sindaco di Scanno, Patrizio Giammarco, che nei giorni scorsi è stato incolpato dall’attuale primo cittadino, Pietro Spacone, di aver «ripulito» assieme alla sua amministrazione le casse municipali e di aver costretto il Comune a sforare il Patto di stabilità 2014. «Non si estinguono i debiti facendo altri debiti per 1 milione e 500 mila euro come ha fatto l’attuale amministrazione comunale» commenta Giammarco «che ha sforato il Patto di stabilità per 498mila euro e ha portato il Comune ha subire una multa di 99mila 600 euro. Invece di contrarre un nuovo mutuo con la Cassa depositi e prestiti bastava prendere esempio dal commissario prefettizio del Comune di Villalago, che non ha pagato i debiti al cento per cento come fatto a Scanno».

In Abruzzo a finire nella lista dei “cattivi” pubblicata dalla direzione centrale della finanza locale del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale solo due comuni: Pineto e Scanno. A causa del mancato rispetto del Patto, il bilancio municipale 2015 avrà delle limitazioni consistenti. «Per il Comune ci saranno multe e pesanti tagli alla spesa» aggiunge Giammarco «ma non per colpa della passata amministrazione».

Il sindaco Pietro Spacone nei giorni scorsi ha ribadito che ha influito una grave crisi di liquidità, in parte dovuta al mancato trasferimento di 825mila euro da parte delle Regione per gli investimenti fatti sul bacino sciistico di Monte Rotondo. «A tal proposito mi risulta che fortunatamente la trattativa con la Regione Abruzzo si è arenata» aggiunge Giammarco «non riuscendo proprio a comprendere l’atteggiamento degli attuali amministratori che si erano accontentati di un finanziamento ridotto del 50%. I debiti si pagano al 100% ed i crediti si riscuotono al 50%. La realtà è che per distruggere l'amministrazione Giammarco hanno distrutto il Comune di Scanno». (m.lav.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA