La città blindata per l'arrivo del Presidente
Chiuso quasi tutto il centro storico, traffico caotico e pochi parcheggi disponibili
L'AQUILA. La visita del presidente Giorgio Napolitano ha reso inevitabile una rivoluzione del traffico nel centro storico con qualche disagio e proteste da parte degli automobilisti ma, al contrario, anche assensi da parte di alcuni commercianti. Di fatto è stata creata una sorta di «isola pedonale» che ha riguardato l'area intorno alla villa comunale, via Sant'Agostino, piazza San Marco e tutte le strade che convergono su piazza delle Repubblica, sede della prefettura dove, dopo le 13, il presidente ha pranzato, prima di recarsi all'Emiciclo.
I problemi per gli automobilisti ci sono stati. E gli ingorghi nel centro storico, ma anche nelle vie di accesso, si sono verificati soprattutto per la impossibilità di parcheggiare dove solitamente ci sono posti: viale Jacobucci (davanti all'Emiciclo), viale Rendina, Corso Federico II (davanti al cinema Massimo), via Sant'Agostino, piazza della Repubblica e piazza San Marco: tutte zone presidiate in modo molto energico da vigili urbani, finanzieri e polizia, che non hanno ammesso alcuna deroga a chi chiedeva di passare per motivi di lavoro. Alcuni, comunque, hanno segnalato una mancanza di comunicazione preventiva sulle strade chiuse e relativi orari. Altri hanno evidenziato il fatto che almeno fino a tutta la tarda mattinata si potevano consentire i parcheggi visto che l'arrivo del presidente era previsto per le 13.
La città è stata quindi blindata: lo spiegamento di forze dell'ordine, comunque, è stato imponente e ci sono state pattuglie posizionate lungo il percorso che ha fatto il corteo presidenziale dalla scuola della finanza fino alla prefettura con particolare riferimento a via XX Settembre. Inoltre sono stati visti posti di blocco di finanza e carabinieri, nel pomeriggio, anche in zone lontane dall'Emiciclo, come la Torretta. Alcuni commercianti del centro, comunque, si sono dichiarati soddisfatti della chiusura al traffico che ha reso l'area più ordinata e vivibile.
I problemi per gli automobilisti ci sono stati. E gli ingorghi nel centro storico, ma anche nelle vie di accesso, si sono verificati soprattutto per la impossibilità di parcheggiare dove solitamente ci sono posti: viale Jacobucci (davanti all'Emiciclo), viale Rendina, Corso Federico II (davanti al cinema Massimo), via Sant'Agostino, piazza della Repubblica e piazza San Marco: tutte zone presidiate in modo molto energico da vigili urbani, finanzieri e polizia, che non hanno ammesso alcuna deroga a chi chiedeva di passare per motivi di lavoro. Alcuni, comunque, hanno segnalato una mancanza di comunicazione preventiva sulle strade chiuse e relativi orari. Altri hanno evidenziato il fatto che almeno fino a tutta la tarda mattinata si potevano consentire i parcheggi visto che l'arrivo del presidente era previsto per le 13.
La città è stata quindi blindata: lo spiegamento di forze dell'ordine, comunque, è stato imponente e ci sono state pattuglie posizionate lungo il percorso che ha fatto il corteo presidenziale dalla scuola della finanza fino alla prefettura con particolare riferimento a via XX Settembre. Inoltre sono stati visti posti di blocco di finanza e carabinieri, nel pomeriggio, anche in zone lontane dall'Emiciclo, come la Torretta. Alcuni commercianti del centro, comunque, si sono dichiarati soddisfatti della chiusura al traffico che ha reso l'area più ordinata e vivibile.