L'AQUILA
La Perdonanza spegne la musica, è il giorno della Porta Santa / INSERTO SUL CENTRO IN EDICOLA
Il corteo porta la Bolla a Collemaggio, dove viene dato il via a 24 ore di celebrazioni sacre. Domani si chiude pure l’Anno della Misericordia voluto da Papa Francesco
L'AQUILA. Si spegne la musica e si abbassa la voce – fino al silenzio – dopo i grandi artisti chiamati all’Aquila per l’edizione numero 729 della Perdonanza celestiniana. Lo sguardo si sposta sul lato di Collemaggio, sulla Porta Santa, e poi nella basilica, dopo essere stato centrato per giorni sulla facciata e su quel palco piazzato sul suo sagrato, tra concerti e polemiche.
PERDONANZA, OGGI INSERTO SPECIALE SUL CENTRO IN EDICOLA
Comincia oggi la fase principale, quella sacra e spirituale ma anche di rievocazione storica, della Perdonanza. La fase in cui Santa Maria di Collemaggio torna a riprendersi la dimensione di luogo simbolo della preghiera, dopo aver fatto da sfondo col suo rosone a una grande festa “laica”.
Ma prima, anche se per pochi istanti, un altro luogo della città dell’Aquila oggi si riprende il suo ruolo originario: piazza Palazzo. È da qui, sede del municipio storico, che alle ore 16 riparte il Corteo della Bolla, dopo anni di “esilio” forzato a Palazzo Fibbioni. Da piazza Palazzo (corso Vittorio Emanuele, corso Federico II, viale Crispi e viale Collemaggio) la Bolla di Celestino V raggiunge Collemaggio, dove il cardinale Marcello Semeraro, (prefetto del Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi) apre la Porta Santa e dà il via a 24 ore di preghiera e di indulgenza.
Altrettanto atteso sarà anche il rito di chiusura della stessa Porta Santa, che sarà celebrato domani. Contemporaneamente, infatti, si chiuderà anche l’Anno della Misericordia, ossia i 12 mesi di indulgenza concessi in via straordinaria da Papa Francesco nella sua storica visita alla Perdonanza Celestiniana del 2022.
A celebrare il rito sarà il cardinale Giuseppe Petrocchi, che nello stesso momento chiuderà anche il suo ruolo di massima guida della Chiesa aquilana nell’evento spirituale più importante della città. Alla Perdonanza dell’anno prossimo, infatti, lui non sarà più arcivescovo metropolita dell’Aquila da nove giorni: come deciso ufficialmente da Papa Francesco, che gli ha concesso un anno di proroga dopo il raggiungimento dell’età massima per l’incarico di arcivescovo, Petrocchi il 19 agosto 2024 lascerà il posto al vescovo Antonio D’Angelo, che da anni lo affianca ed è pronto a succedergli.
L’edizione numero 729 della Perdonanza celestiniana si chiuderà invece mercoledì, con l’ultimo grande concerto sul palco del Teatro del Perdono di Collemaggio, quello di Gianni Morandi. (l.t.)
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