L’AQUILA. La povertà nell’Aquilano è un fenomeno in crescita. Anche se non sempre visibile, perché oggi non riguarda più la sola marginalità, ma include e si alimenta attingendo a nuove categorie sociali: lavoratori sottopagati che faticano ad arrivare alla metà del mese, donne e uomini divorziati e soli, disoccupati. In una parola: gli “invisibili”, che infatti rischiano di sfuggire alle attenzioni delle istituzioni. Ecco perché, su richiesta delle opposizioni, a loro volta imbeccate dalla proposta della consigliera Stefania Pezzopane, il tema della povertà sbarcherà domani, alle 9.30, in terza commissione, per un incontro straordinario dal titolo “Gli strumenti del Comune per il contrasto alla povertà”. E lo farà alla presenza del presidente Fabio Frullo, degli assessori di riferimento, ma anche dei sindacati, Caritas, Centro servizi volontariato, Croce rossa italiana, Volontarie vincenziane, Fraterna Tau, Punto Luce e altre associazioni direttamente coinvolte. «Ci sono infatti diversi fondi europei, nazionali e regionali per il contrasto alla povertà, che vanno ben utilizzati per intervenire tempestivamente», spiega Pezzopane alla vigilia dell’incontro. «Con questa riunione intendiamo fare il punto della situazione e proporre nuove iniziative affinché il contrasto alla povertà sia una priorità del Comune, così da ridare dignità sociale a cittadini e famiglie in difficoltà. Da sempre ci confrontiamo infatti con associazioni impegnate tutti i giorni nell’accoglienza e nel contrasto alla povertà. Pochi giorni fa è andato via Padre Quirino Salomone, fondatore della mensa di Celestino, lungimirante artefice di iniziative solidali. In quella mensa vengono distribuiti quotidianamente pasti a tanti aquilani che non riescono a portare cibo a casa, o perché non lavorano o perché, pur lavorando, prendono stipendi così bassi da non potersi assicurare neanche il minimo indispensabile per sopravvivere. Una situazione grave. E il fenomeno della povertà è purtroppo destinato ad aumentare», avverte la consigliera del Pd. «Se non interveniamo subito con politiche concrete, esploderà inevitabilmente segnando drasticamente il futuro del nostro territorio. Ricordare e celebrare all’Aquila Padre Quirino, significa innanzitutto cogliere l’eredità di un uomo che ha dedicato la sua vita a chi ha più bisogno». (t.d.b.)
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