La protesta: Centro Caritas ancora chiuso colpa dei ritardi

L’AQUILA. L'associazione «Ji Prati della Cirella» operante nell’insediamento del Progetto Case di Sassa (nucleo industriale) denuncia la mancata apertura del Centro polifunzionale costruito con fondi Caritas nell’insediamento. «La struttura», si legge in una nota, «terminata nella prima metà del dicembre 2012 è ancora chiusa causa il mancato allaccio della corrente elettrica da parte dell’Enel. Non è più tollerabile che gli abitanti dell’insediamento non abbiano uno spazio nel quale incontrarsi, avviare attività di socializzazione, discutere di tutte le problematiche che riguardano la loro quotidianità. Gli aquilani che abitano nel Progetto Case non sono cittadini insensibili alla insipienza e all’incuria di procedure che li costringono, giorno dopo giorno, a chiedersi quando una struttura ultimata e accogliente verrà aperta e urlano il loro disappunto nella speranza di vedere, da subito, i tecnici dell’Enel al lavoro».

Sempre in relazione al Progetto Case si registra una presa di posizione del Movimento 5 Stelle con una nota critica. «La spesa complessiva è stata di un miliardo», si legge nel comunicato, «ma ora gli edifici cadono a pezzi. In molti palazzi il riscaldamento funziona a stento, ci sono infiltrazioni di acqua che destabilizzano le strutture, fogne maleodoranti contribuscono a degradare la qualità dell’aria, società che dovrebbero occuparsi della manutenzione dei servizi sono irreperibili». «Come è possibile», prosegue la nota, «lasciare al freddo anziani in una città dal clima rigido. La Manutencoop dovrebbe occuparsi della manutenzione ordinaria. Alla fine gli inquilini sono costretti a chiamare un tecnico di fiducia, il quale, giunto sul posto, scopre che non può operare perché serve un operatore specializzato».

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