Le immagini di Onna nel presepe di Pulsoni

Scorci del paese simbolo del terremoto fanno da scenografia alla Natività Le statuine donate dal gruppo alpini di Camarda. Il 21 dicembre la presentazione

L’AQUILA. In occasione delle festività natalizie, il pittore e scultore Lui gi Pulsoni, di Camarda, ha realizzato con vari materiali immagini di edifici del borgo di Onna, fra cui la facciata della chiesa parrocchiale e il cortile cosiddetto di Ciancone.

All'interno di tali riproduzioni sono state calate le statuette del presepe.

L'arco di «Ciancone» è diventato la capanna di Betlemme. Scrive lo storico di Camarda Antonio Angelini: «tende a evocare l’atmosfera di serena solennità preesistente al sisma del 6 aprile del 2009 che ha cancellato l’abitato storico trasformandolo in paese simbolo del disastroso evento. La realizzazione artistica di Pulsoni assume a sua volta funzione eminentemente simbolica colma di emozioni che certamente diventeranno commozione agli occhi degli onnesi ai quali il lavoro è rivolto e dedicato. L’artista con questa sua opera trasmette la propria tensione morale grazie alla fascinosa semplicità di questa pregevole opera».

Pulsoni ha realizzato anche un presepe con riproduzioni del centro storico di Camarda che è visibile all’esterno del bar che si trova all’inizio dell’abitato del paese pedemontano.

Il presepe «onnese» di Luigi Pulsoni è stato allestito all’ingresso di Casa Onna (è visibile anche dall'esterno) e vi resterà fino al 6 gennaio del 2013. Le statuette sono state donate dal gruppo alpini di Camarda. La presentazione ufficiale dell’opera di Pulsoni è in programma venerdì 21 dicembre, a Casa Onna, alle 18,30 circa, nell’intervallo del concerto (che inizierà alle 17,30) dell’orchestra della scuola secondaria di primo grado «Dante Alighieri» (sezione di Paganica) formata, per l’occasione, da 45 elementi. L’orchestra degli allievi della Alighieri eseguirà un repertorio tipicamente natalizio.

Inoltre sempre a Onna, davanti alla chiesetta di legno, sotto il porticato di un Map (modulo abitativo provvisorio), è stato riallestito lo «storico» presepe del borgo nato negli anni Cinquanta del secolo scorso e realizzato per una quarantina di anni nella chiesa parrocchiale distrutta dal terremoto che ha completamente devastato il paese.

Le statuine, la stella cometa e i vari materiali sono stati ritrovati dopo tre anni e mezzo in alcuni locali ormai cadenti della canonica.

L'allestimento del presepe è stato curato dalla Pro loco e dalla Congregazione della Madonna delle Grazie.

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