Lesioni colpose, indagato medico del San Salvatore
Il procedimento è stato successivamente archiviato nel magio 2014
L’AQUILA. Un medico del reparto di Ortopedia dell’ospedale San Salvatore è indagato, ma poi scagionato per lesioni colpose dopo la denuncia di un paziente. Il sospettato è Franco Mastri, ma il procedimento è stato successivamente archiviato.
I fatti risalgono a poco più di un anno fa quando un ciclista di circa 40 anni, dopo un lieve incidente, andò in ospedale per la frattura di un dito della mano. A suo dire le successive terapie non hanno apportato alcun miglioramento. Anzi, la parte offesa sostiene di aver perso anche l’uso di altre dita della stessa mano. Per rimediare a questo stato di cose il ciclista si è fatto curare nell’ospedale di Ancona, specializzato per questo genere di patologie. Secondo quanto si è appreso, la situazione clinica dopo l’intervento dell’ospedale marchigiano è parzialmente migliorata ma è improbabile che il paziente possa riottenere la completa funzionalità della mano come l’aveva prima dell’incidente. Il perito del giudice dovrà depositare le risultanze della sua analisi entro il 2 ottobre mentre l’udienza di discussione della consulenza è stata fissata per l’8 ottobre, data nella quale ci sarà una discussione anche con i periti nominati da accusa e difesa. Il tutto a fronte di alcune recenti pronunce di Corte di Cassazione che tendono a restringere gli ambiti della colpa medica. Nel corso del procedimento penale il medico è assistito dall’avvocato Paola Bellisari mentre la parte offesa è patrocinata dal legale Erminio Di Timoteo. (g.g.)
Il procedimento è stato successivamente archiviato. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Romano Gargarella ha archiviato un procedimento con l'accusa di lesioni colpose a carico del medico Franco Mastri, che lavora nel reparto di Ortopedia al San Salvatore. L'archiviazione segue un'analoga richiesta fatta dalla Procura ed è la conseguenza di una perizia favorevole alle tesi del sospettato. I fatti risalgono a quasi due anni fa quando un ciclista di circa 40 anni, dopo un lieve incidente, venne ricoverato in ospedale in seguito alla frattura di un dito della mano.
Le terapie, a suo avviso, non portarono alcun miglioramento, al punto che la parte offesa ha sostenuto di avere avuto menomato anche l'uso di altre dita della stessa mano. Per questo si fece curare in un ospedale di Ancona specializzato per guarire da questa patologia. La situazione clinica sarebbe poi migliorata dopo la permanenza in quell'ospedale. L'unico modo per risolvere la controversia, avviata dalla denuncia penale del ciclista, era quello della fissazione di una perizia disposta dallo stesso giudice poi confutata da accusa e difesa.
Alla fine si è verificato che il comportamento del medico aquilano è stato corretto e il giudice ha chiuso il caso definitivamente. A prescindere da questo specifico procedimento giudiziario, va ricordato che nelle controversie di colpa medica la Corte di Cassazione, ormai da anni, è sempre più orientata nel restringere le responsabilità degli operatori della sanità. Nel corso del procedimento penale il medico è stato assistito dall'avvocato di fiducia Paola Bellisari.
(g.g.)
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