L'AQUILA
Licenziato, si taglia le vene: lo salvano i carabinieri
Momenti concitati al telefono con un 45enne ferito in casa: l'operatore riesce a guadagnarsi la fiducia e a farsi dire dove si trovava in modo da inviare i soccorsi
L'AQUILA. Aveva deciso di tagliarsi le vene, in preda ad una crisi di sconforto, perché senza lavoro (licenziato) e con problemi familiari. I carabinieri lo hanno convinto a desistere e a dire dove si trovava dove hanno poi inviato i soccorsi. Il fatto è avvenuto venerdì scorso e reso noto solo oggi. Dramma sfiorato.
I militari hanno salvato la vita ad un 45enne aquilano che nella prima mattinata del 19, ha effettuato una telefonata al 112 comunicando di essersi tagliato le vene e manifestando la volontà di togliersi la vita. Appresa la notizia, l’operatore della Centrale operativa ha cercato di instaurare un dialogo con la persona con l’intento di apprendere il maggior numero di informazioni per orientare i soccorsi. Sono trascorsi momenti concitati nel corso dei quali l’uomo ha manifestato il suo disagio e la sofferenza patita in relazione alla recente perdita del lavoro e ad altri problemi di natura famigliare. "Dopo una importante opera di convincimento e solo grazie al rapporto empatico instaurato nel frattempo dal militare, il 45enne si è affidato all’operatore, comunicando di trovarsi presso la propria abitazione", si legge su una nota dei carabinieri.
A quel punto sono state inviate le pattuglie. Il dialogo instaurato è stato fondamentale poiché ha permesso di guadagnare il tempo necessario all’arrivo degli altri militari delle Stazioni di Assergi e Paganica. Una volta sul posto, è subito stata tamponata l’emorragia con un asciugamano e, utilizzando una cinta, è stata creata una sorta di laccio emostatico al braccio del ferito. Poco dopo, il personale del 118 ha trasportato il 45enne all'ospedale.