Locale abusivo, nove indagati
Civita d’Antino, nei guai anche il sindaco Cicchinelli, due assessori e il comandante dei vigili
CIVITA D’ANTINO. Sindaco, due assessori e tecnici comunali indagati a vario titolo con l’accusa di aver favorito un’attività commerciale del paese, nonostante i provvedimenti amministrativi di demolizione e di mancanza delle licenze. Nei guai sono finite nove persone tra cui il sindaco Sara Cicchinelli, e due assessori Roberto Tullio e Antonio Di Francesco, oltre a tecnici e ai titolari del locale in questione. I fatti risalgono al 2008 quando, secondo l’accusa del pubblico ministero Vincenzo Barbieri, il comandante della polizia municipale, Pietro Di Curzio, il responsabile del procedimento, M.G.A., avrebbero favorito E.P, il titolare della ditta appaltatrice per l’apertura del locale di I.P., privo secondo l’accusa di agibilità. Indagata anche D.D.B., responsabile provvisorio dell’ufficio tecnico. Di alcuni degli indagati forniamo solo le iniziali in quanto non personaggi pubblici. La vicenda si è protratta negli anni fino ad arrivare al 2012 quando sono rimasti coinvolti anche gli amministratori pubblici e un nuovo tecnico. Infatti il responsabile dell’ufficio, M.F., in concorso con il sindaco Cicchinelli e con i due assessori, aveva favorito il titolare sospendendo soltanto l’ordinanza di demolizione ma non l’agibilità. C’era infatti un’ordinanza del Tar dell’Aquila che aveva disposto la demolizione. Tutto ruota intorno a un rilascio di autorizzazioni e di agibilità contestate in sede amministrative, ma concesso in diverse fasi della complessa vicenda. Le persone coinvolte sono state ascoltate dagli investigatori nei giorni scorsi e hanno fornito la loro versione dei fatti. In più casi è stata sottolineata la correttezza degli atti portati a termine. Dopo la conclusione delle indagini preliminari si deciderà se rinviare a giudizio o meno i nove indagati. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Franco Colucci, Stefano Guanciale, Paolo Novella, Leonardo Casciere e Carlo Ricci. (p.g.)
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