il processo
Mafia nigeriana, in Appello pena ridotta per sei imputati
L’AQUILA. La Corte d’Appello dell’Aquila ribalta la sentenza di condanna con rito abbreviato del processo alla “mafia nigeriana”, quello nato dall’operazione “Black Axe”. I giudici di secondo grado...
L’AQUILA. La Corte d’Appello dell’Aquila ribalta la sentenza di condanna con rito abbreviato del processo alla “mafia nigeriana”, quello nato dall’operazione “Black Axe”. I giudici di secondo grado hanno ritenuto il non sussistere del reato di associazione di stampo mafioso, sostituendolo con quello di semplice associazione a delinquere, riducendo di conseguenza le pena a tutti i sei imputati interessati dalla condanna (mentre gli altri attendono ancora la sentenza di primo grado con rito ordinario). Tra questi, quello a cui era stata assegnata la pena più alta, di 12 anni e sei mesi di reclusione, ridotta ora a 4 anni e 4 mesi. A difenderlo, sono le legali Carlotta Ludovici e Gisella Mesoraca, che avevano presentato ricorso in Appello e che ora annunciano la presentazione di istanza di scarcerazione, «atteso che non sussistono più i presupposti giuridici per l’applicazione della misura cautelare custodiale in carcere». Continua l’avvocato Ludovici, che dopo le motivazioni valuterà anche il ricorso in Cassazione: «Dopo una indagine investigativa lunga e complessa, giustizia è stata fatta. In un paese di diritto come il nostro deve sempre vigere il principio in base al quale chiunque deve scontare la pena solo ed esclusivamente per i fatti effettivamente commessi».