Maltempo, si contano i danni degli allagamenti

Tornano le ruspe: lavori straordinari di canalizzazione in viale Corrado IV Spalatori volontari in azione per sgomberare il terreno di gioco del Fattori

L’AQUILA. Si contano i danni degli allagamenti in città e nei centri del circondario.

La neve ha concesso una tregua, ma il problema degli allagamenti in corrispondenza del Fosso di San Giuliano non è stato ancora superato. In viale Corrado IV ieri mattina sono comparsi ruspe e camion con enormi tubazioni di cemento per sistemare la rete fognaria. Il traffico ha subìto pesanti rallentamenti.

Tante proteste dagli insediamenti del Progetto Case. Dopo gli allagamenti segnalati a Cese di Preturo, che hanno provocato la protesta dei residenti per la mancata manutenzione effettuata negli immobili, anche a Coppito 3 sono stati richiesti interventi dei vigili del fuoco per cedimenti e infiltrazioni d’acqua in alcuni appartamenti. Del problema è stato interessato anche il Comune per l’aspetto del trasferimento in altri appartamenti.

La neve ha ricoperto, ovviamente, anche il manto erboso dello stadio Fattori. Pertanto, rispondendo a un appello lanciato dal dirigente rossoblù Ugo Mastropietro, alcuni tifosi dell’Aquila hanno lavorato sodo in maniera volontaria per spalare la neve e permettere il regolare svolgimento della partita contro il Pontedera.

Sul fronte viabilità non si sono spente le polemiche per i problemi causati dalla nevicata di venerdì sera. Alcuni cittadini hanno protestato in forma scritta. «Ancora una volta assistiamo a discriminazioni di diritti nella nostra città. Il riferimento è a una strada, via Colle Sapone, importantissima, però per metà. Infatti la stessa, nel quartiere Torrione, serve il polo scolastico aquilano delle medie e delle superiori e finisce qui perché, ogni volta che nevica, il Comune con i suoi spazzaneve è ligio a sgomberare il primo tratto per poi ridiscendere immediatamente per via Ignazio Silone, ignorando totalmente il proseguimento della strada che riesce di fronte il tiro a segno di San Giacomo. Forse le innumerevoli abitazioni che popolano la zona non pagheranno le tasse? Il dubbio potrebbe essere concreto, considerato che la rete fognaria serve solo metà degli immobili, che la strada è illuminata per il primo tratto solo grazie alla bontà indiretta di un condominio, poi 300 metri di buio; che sulla stessa strada incombono due pericolosissimi alberi al limite con l’asfalto e dove qualche automobilista ha già lasciato parte di carrozzeria, fortunatamente senza avere danni personali, dove le buche più evidenti vengono rappezzate grazie alla bontà di qualche residente e gli unici marciapiedi sono le piante di ginestra». Si sollecita un intervento da parte dei consiglieri della zona.