Molesta giovane gay, condannato

6 Maggio 2014

Quattro anni di reclusione a un aquilano di 53 anni per un approccio respinto al parco del Castello

L’AQUILA. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale ha condannato a quattro anni di carcere un aquilano, S.C., di 53 anni, accusato di avere esagerato in un approccio con un minorenne, anche egli gay, di cui il giovane non ne voleva sapere. Di qui l’abuso sessuale.

Si tratta di un fatto che risale a circa cinque anni fa e che si sarebbe verificato al parco del Castello in una fredda mattinata di dicembre.

La dinamica del fatto è semplice nel senso che secondo la tesi dell’accusa il più anziano avrebbe cercato un rapporto con il minorenne, che all’epoca frequentava un istituto superiore dell’Aquila, senza, però, la volontà del giovane.

Per questi fatti il pm Simonetta Ciccarelli, durante il processo che si è tenuto in camera di consiglio, ha chiesto quattro anni di carcere.

Secondo la difesa le cose sono andare in maniera diversa. Infatti il giovane sarebbe tornato a scuola e avrebbe raccontato di quel rapporto che avrebbe avuto con un uomo più grande di lui ma senza che ci fosse una sua resistenza.

Una compagna di classe della parte lesa, a quel punto, pur non avendo assistito al fatto, sollecitò il suo amico gay a presentare comunque una denuncia penale altrimenti sarebbe stata lei a raccontare i fatti alla polizia. Questo atteggiamento perentorio della giovane avrebbe indotto il minorenne a presentarsi in Procura e far partire le indagini.

Nel corso del giudizio, la cui sentenza è arrivata solo nel pomeriggio di ieri, l’avvocato dell’imputato (del quale forniamo solo le iniziali per il diritto alla riservatezza sulla sessualità), il legale Giulio Lazzaro, ha chiesto l’assoluzione e presenterà appello contro la sentenza. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Maria Teresa Di Rocco.

(g.g.)

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