Monte dei Paschi, fondi per tanti progetti

Due milioni di euro sono stati assegnati attraverso la Provincia ai Comuni del cratere sismico

L'AQUILA. Interventi dal forte impatto sociale. E soprattutto concreti. Seguendo questa logica, i quasi 2 milioni di euro raccolti dalla banca Monte dei Paschi di Siena all'indomani del sisma del 2009, sono stati indirizzati ai 57 Comuni del cratere, con la supervisione delle tre Province competenti. L'istituto di credito ha ripartito i fondi in proporzione al numero degli abitanti, privilegiando i progetti destinati a luoghi di aggregazione per giovani e anziani e a centri sportivi. La parte più consistente delle risorse, per un importo di 1,5 milioni di euro, è andata alla provincia dell'Aquila e ai suoi 42 Comuni colpiti dal terremoto. Molte delle opere finanziate sono state già realizzate: all'appello, ma i progetti sono in via di definizione, mancano solo il Comune dell'Aquila e quello di Montereale. L'iniziativa è stata illustrata ieri dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo e dall'amministratore delegato del Monte dei Paschi Fabrizio Viola, alla presenza di numerosi primi cittadini, compreso il sindaco Massimo Cialente. «Ringrazio la banca e i suoi clienti», ha affermato Del Corvo, «che hanno teso una mano preziosa verso un territorio ferito, ma con la forza di andare avanti. Un grazie anche ai sindaci, che hanno presentato progetti importanti per le loro realtà e per i cittadini che le vivono». Il Comune dell'Aquila beneficerà di oltre 900mila euro, che serviranno tra l'altro per migliorare gli impianti sportivi di Pianola, Paganica e piazza d'Armi e per realizzare un centro giovanile. Fondi consistenti ai Comuni di Pizzoli ( 47mila euro), Tornimparte (39mila euro) San Demetrio e Barisciano (24mila euro). «Invece di devolvere la somma raccolta a un soggetto istituzionale», ha sottolineato l'amministratore delegato Viola, «abbiamo fatto in modo che le proposte si articolassero in modo da coprire l'intero territorio. E oggi possiamo parlare di realizzazioni concrete. È anche grazie al sostegno di tante piccole opere che si può contribuire a rivitalizzare il tessuto sociale e a rimettere in moto le economie locali».

Romana Scopano

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