Montereale, ufficio postale aperto a singhiozzo

MONTEREALE. Chiuso tre giorni a settimana. Dal 19 giugno al 15 settembre l’ufficio postale di Montereale (Comune formato da 36 frazioni) aprirà a singhiozzo.

Nel centro dell’Alto Aterno sale la protesta di cittadini e amministratori. Se ne fa portavoce il neoeletto sindaco Massimiliano Giorgi il quale denuncia la situazione di disagio che i residenti saranno chiamati ad affrontare in un periodo in cui nelle frazioni di quel comprensorio si moltiplicano le presenze da parte di turisti e proprietari di seconde case abitualmente residenti a Roma.

«Una decisione assurda», esordisce il primo cittadino di Montereale. «Nella lettera ufficiale che abbiamo ricevuto da parte delle Poste si legge che la motivazione della chiusura è rappresentata dal fatto che occorre adeguare, dicono, l’offerta dei servizi alla corrispondente domanda. Mi chiedo se siano state fatte delle valutazioni corrette prima di assumeer questa determinazione, in quanto in questo territorio, come noto ormai da anni, nel periodo estivo gravitano circa ventimila persone rispetto alle tremila degli altri mesi dell’anno. Avere, a Montereale capoluogo, l’ufficio aperto solamente il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 vuol dire creare enormi problemi ai cittadini. Del resto, questa è soltanto l’ultima decisione delle Poste che ci penalizza, visto che sono stati già chiusi, in precedenza, gli uffici postali di Ville di Fano, Cesaproba e Marana con conseguente funzionamento a singhiozzo. Da queste frazioni la clientela si riversa sull’ufficio principale che avrebbe bisogno di essere potenziato piuttosto che indebolito. Siamo pronti a ogni tipo di protesta», conclude il sindaco, «per affermare le nostre ragioni e stare con i cittadini contro l’ennesima spoliazione».

(e.n.)

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