infermiere imputato, la parola ai periti 

Morta in terapia intensiva, processo al via

L’AQUILA. È fissata al 15 maggio l’udienza dibattimentale che vede imputato l’infermiere accusato dalla Procura della Repubblica dell’Aquila di aver cagionato, il 3 novembre 2020, per colpa grave...

L’AQUILA. È fissata al 15 maggio l’udienza dibattimentale che vede imputato l’infermiere accusato dalla Procura della Repubblica dell’Aquila di aver cagionato, il 3 novembre 2020, per colpa grave dovuta a imperizia, la morte di una giovane donna, ricoverata per Covid nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore.
Nell’udienza verranno escussi sei testimoni dell’accusa, tra i quali le due persone offese, figli della vittima, già costituite parti civili in sede di udienza preliminare con il patrocinio avvocato Carlotta Ludovici.
Gli eredi della donna deceduta hanno chiesto il ristoro di tutti i danni a causa dell’improvviso decesso della madre, causato da responsabilità altrui, quantificati in circa 700mila euro. «A supporto della tesi accusatoria», sostiene la parte civile, «arriva una perizia redatta dal collegio medico incaricato dalla Procura, composto da due medici specializzati di Roma, che saranno chiamati a illustrare l’esito dell’elaborato davanti al giudice, i quali hanno affermato con assoluta certezza che il decesso della paziente poteva essere evitato mediante l’intervento entro 3-5 minuti di un anestesista-rianimatore che avrebbe riposizionato correttamente la cannula tracheale e/o avrebbe intubato la paziente per via oro-tracheale. Gli stessi hanno, altresì, affermato che la chiusura della porta e la sua apertura dopo un periodo di tempo (circa 15 minuti) troppo prolungato hanno causato la morte della paziente. All’infermiere, imputato per il reato di omicidio colposo nell’esercizio della professione sanitaria, vengono contestati più profili di responsabilità sulla scorta della perizia medico-legale».
Quindi, anche e soprattutto i due periti medici saranno ascoltati dal giudice nel corso del processo, calendarizzato in più udienze, attesa la presenza di circa 30 testimoni, indicati dalla Procura e dalla difesa, da ascoltare relativamente ai fatti accaduti a discapito della paziente morta in ospedale.
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