Morto per salvare la sua azienda agricola, l'ultimo saluto a Di Giovambattista
Fatali le gravi ustioni per il 63enne, ex dipendente comunale: da undici giorni era ricoverato a Napoli. Oggi i funerali
MASSA D’ALBE. Un’intera comunità aveva pregato e sperato per la sua salvezza. Dopo 11 giorni Lello Di Giovambattista, 63 anni, rimasto gravemente ustionato il 6 gennaio scorso in un incendio che ha devastato l’azienda agricola di famiglia, è morto all’ospedale Cardarelli di Napoli. Le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni, portando al tragico epilogo. I funerali si sono tenuti oggi pomeriggio nella chiesa di San Fabiano e Sebastiano. In segno di rispetto, per la giornata odierna l’amministrazione comunale aveva proclamato il lutto cittadino.
Figura stimata e conosciuta nella comunità, Di Giovanbattista è stato per oltre 35 anni dipendente comunale del Comune di Massa d’Albe, sempre attento alla famiglia e al lavoro. L’incendio, che ha distrutto circa 1.000 balle di fieno e danneggiato gravemente la struttura, è scoppiato nella parte alta di Massa d’Albe dove la famiglia Di Giovambattista gestisce l’azienda, un’eccellenza per il territorio con circa 150 bovini marchigiani. Il 63enne vedendo il fuoco avvolgere tutto il capannone ha cercato di mettere in salvo i mezzi agricoli, riportando ustioni gravissime sul 75% del corpo.
«A marzo scorso era andato in pensione dopo oltre 35 anni di servizio al Comune di Massa d’Albe», è il commosso ricordo del sindaco Nicola Blasetti, «è morto per salvare l’azienda familiare. Tutti conoscevano Lello a Massa d’Albe, ha accompagnato intere generazioni a scuola quando guidava lo scuolabus. E poi ha accolto tutti con un sorriso quando era passato all’ufficio protocollo. La sua scomparsa è un grande dolore per tutta la comunità». Molto legato ai figli Simone e Ilaria, quest’ultima dipendente nella segreteria della scuola di Celano, e alla moglie Rossana Di Passio, da poco era diventato nonno di due nipotini, che adorava.
«La forte fibra di Lello nulla ha potuto per superare le gravissime ustioni», hanno spiegato il presidente di Confagricoltura, Fabrizio Lobene, e il direttore Stefano Fabrizi, «a nome di tutti i soci e del personale dipendente di Confagricoltura L’Aquila esprimiamo le condoglianze più sincere alla famiglia». Nei giorni scorsi erano state avviate raccolte fondi e organizzate iniziative solidali per sostenere l’azienda colpita. Gesti che erano stati apprezzati anche dalla famiglia Di Giovambattista.
«Una persona con un grande cuore», ha riferito Daniela Sabatini, amica di famiglia, «un lavoratore instancabile, lascia una traccia di grande umanità e spirito di sacrificio». Infine il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia: «Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del caro Lello. Domenica scorsa abbiamo pranzato tutti insieme a Massa d’Albe auspicando un ritorno nella sua comunità. Resterà il ricordo indelebile del suo impagabile impegno e disponibilità a favore dei sui concittadini».
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