«Negata la sepoltura a un musulmano»

16 Aprile 2020

L’uomo viveva all’Aquila da 30 anni. La denuncia di Bouchaib, la replica di Taranta: non ci sono spazi per le loro esigenze

L’AQUILA. «Il Comune nega la sepoltura rituale ai musulmani». Ad intervenire sulla vicenda dell’uomo di origine marocchina morto due giorni fa all’Aquila, dove viveva da 30 anni, è l’ex consigliere comunale e responsabile sociale e immigrazione del circolo aquilano di Sinistra Italiana Gamal Bouchaib. L’uomo non potrà essere tumulato in città, nel cimitero monumentale, perché non esiste uno spazio riservato a chi professa una religione diversa da quella cristiana. Bouchaib lancia un appello all’amministrazione e anche all’opposizione, affinché si dia seguito alla mozione del 2015 che impegnava il sindaco e la giunta ad individuare un’area del cimitero cittadino da destinare a defunti di altre fedi.
«Non si tratta di mancanza di volontà o di sensibilità, semplicemente allo stato attuale le condizioni dei nostri cimiteri non consentono di individuare spazi riservati», la replica dell’assessore al ramo Fabrizio Taranta. Secondo Bouchaib, «i familiari hanno chiesto di tumulare il loro caro nel cimitero cittadino, ma la risposta è stata categorica: non c’è spazio. La richiesta di quello spazio è stata accolta dal consiglio comunale nel 2015, ma mai attuata dal dirigente di settore. Pensare di riportare in patria il defunto», sottolinea, «è praticamente impossibile: costa 9mila euro, pochi se lo possono permettere anche alla luce di questo grave momento del Covid 19». Bouchaib ricorda la mozione da lui presentata nel 2015, approvata dal consiglio comunale, «nella consapevolezza che questa scelta non sarà un segnale di separazione fra le diverse fedi ma una modalità per accelerare sulla via dell’integrazione e del rispetto delle culture e delle tradizioni, anche perché la Costituzione italiana sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità e che sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione».
Per l’assessore Taranta, però, «l’atto del 2015, durante il governo Cialente, finora è rimasto sulla carta e purtroppo al momento gli spazi all’interno del cimitero cittadino sono quasi del tutto al completo. Stiamo portando avanti l’approvazione del nuovo regolamento dei cimiteri, che permetterà di individuare anche le aree da destinare alla sepoltura musulmana, che prevede un rituale diverso e spazi separati dal resto delle tumulazioni. Ma serve una riorganizzazione generale, che comprenda anche i cimiteri delle frazioni, e ci saranno ampliamenti e nuove costruzioni».
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