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Pescara, si ferma Mulè: è emergenza in difesa

15 Gennaio 2025

Calcio serie C, il Pescara tra campo e mercato. Pellacani rinnova ma per domenica è squalificato, debutterà Letizia

Sorrisi e preoccupazioni in difesa per il Pescara. La bella notizia è che Filippo Pellacani ha rinnovato. Depositato il contratto del centrale classe 98, accordo fino a giugno 2028 con un importante sforzo fatto dalla società che ha dimostrato di volersi tenere stretto uno dei migliori centrali della categoria. Le preoccupazioni? Ieri in allenamento si è fermato Erasmo Mulè, solito problema al polpaccio e gara con la Pianese a forte rischio. Oggi verranno fatti gli esami ma con la squalifica di Pellacani questo stop non ci voleva.

Il rinnovo di Pellacani. È stato un po’ il tormentone dell’ultimo periodo fino alle parole rassicuranti del ds Pasquale Foggia dopo la gara con il Rimini. Filippo Pellacani resterà in biancazzurro per altri tre anni e il Pescara ha blindato la sua difesa. Su Pellacani c’erano tanti top club di C e anche di categoria superiore, ma la volontà reciproca di calciatore e società ha fatto la differenza. E il Pescara ha sostenuto uno sforzo economico importante per poter arrivare alla fumata bianca. Il rinnovo di Filippo Pellacani, arrivato nell’estate 2022, permette alla società di non perderlo a parametro zero a giugno.

L’infortunio di Mulè. Ieri durante l’allenamento di Montesilvano il centrale difensivo ex Avellino ha sentito un nuovo fastidio al polpaccio. La speranza è che oggi gli esami siano rassicuranti, ma Baldini deve anche pensare ad un’altra soluzione per il match di domenica a Piancastagnaio. In preallarme il classe 2005 Davide Giannini, proveniente dalla Primavera e di cui si dice un gran bene. Pronto anche Cornelius Staver.

Calciomercato. Non è escluso che il Pescara si metta subito a lavorare per trovare un altro centrale difensivo. Un profilo affidabile in caso di assenza di uno tra Pellacani e Brosco con Mulé che potrebbe anche salutare. Ma al momento sono solo pensieri. In stand by lo scambio Gori-Merola con l’Avellino. Il 10 biancazzurro in un primo momento aveva dato l'ok per la trattativa, ma potrebbe esserci stato un ripensamento. L’esterno offensivo non è troppo convinto e C per C preferirebbe Pescara. Non solo. Oltre alla volontà di Davide Merola c’è da capire la fattibilità economica dell’operazione. Il Pescara vorrebbe un conguaglio di 2-300mila euro, gli irpini invece vorrebbero fare lo scambio alla pari. E poi c’è l’ingaggio di Gori che chiederebbe due anni e mezzo a cifre troppo alte per il Pescara. Come dire: l’operazione potrebbe piacere a tutti, ma è di difficile soluzione. Al vaglio alcune alternative.

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