Operai malati, lo scontro continua
Protesta e niente raccolta rifiuti: vogliamo garanzie dal Comune
SULMONA. Sono pronti a tornare a lavorare da subito, ma vogliono rassicurazioni sul loro futuro professionale. Gli ex Lavoratori socialmente utili (Lsu), in malattia in dieci su 14, sperano in una reazione da parte della giunta Ranalli. «Non ne facciamo una questione economica» spiega Marco Siani «ma vogliamo solo che il Comune, una volta affidate le mansioni di cui ci occupiamo, ci tenga in considerazione. Del resto, con la mobilità in scadenza, siamo preoccupati. Per due volte abbiamo chiesto di incontrare l’assessore ai Servizi, Goti, che non si è presentato».
Gli ex Lsu, sono iscritti nelle liste di mobilità e da questa estate il Comune li ha impiegati per lo spazzamento delle strade e il ritiro dei rifiuti, prevedendo un’integrazione oraria e un rimborso spese sull’assegno dell’ammortizzatore sociale. «Sono mesi che a rotazione ci chiedono di prorogare il nostro impegno col Comune facendo sempre poca chiarezza sul nostro futuro» aggiunge Roberto Leopardi «abbiamo chiesto un incontro con l’assessore di riferimento, che puntualmente non si è presentato». Al disorientamento degli ex Lsu si aggiunge il disagio dei 17 dipendenti comunali del servizio rifiuti, a cui sono state revocate le ferie per coprire i turni lasciati vacanti dai loro colleghi. «Purtroppo dovremo rinunciare alle nostre ferie e anche in caso di permessi o malattie sarebbero problemi» spiega Domenico Di Placido (Rsu) «con i numeri attuali non arriviamo e lanciamo un appello anche ai cittadini, affinchè ci aiutino a mantenere pulita la città. Ritroviamo di tutto nei piccoli secchi lungo la strada. Allo stesso modo dopo il mercato dobbiamo aspettare che gli ambulanti vadano via per pulire quello che lasciano senza differenziare correttamente e la spazzatrice passa a fatica fra le auto».
Federica Pantano
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