L'AQUILA

Opere d'arte rubate dopo il sisma, erano nelle ville di un imprenditore / FOTOGALLERY

Trovate e sequestrate dai carabinieri del Comando tutela 5 pale d'altare sottratte dalle due chiese di San Nicola a Capestrano e San Giacomo apostolo a Scoppito

SALERNO. Erano nelle ville di un imprenditore le opere d'arte di inestimabile valore rubate in due chiese in provincia dell’Aquila _ San Nicola a Capestrano e San Giacomo Apostolo a Scoppito _ dopo il sisma. Le hanno ritrovate e sequestrate i carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale attraverso un'attività investigativa che è durata oltre un anno.

Le opere fanno parte di un "tesoro" sempre di opere d'arte di decine e decine di milioni di euro che l'imprenditore, di cui non sono state rese note le generalità, aveva fatto rubare in abitazioni private e chiese: in totale 16 furti , effettuati negli ultimi 20 anni in varie province italiane. E fra le 37 opere recuperate, di epoca compresa tra il XVI e XX sec., spiccano per importanza 5 pale d'altare sottratte dalle due chiese della provincia dell'Aquila (San Nicola a Capestrano e San Giacomo apostolo a Scoppito), chiuse al culto dopo il sisma del 2009, e un dipinto attribuito a Guido Reni, raffigurante "Cristo che prega nell'orto", sottratto nell'agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana. Inoltre sono degne di nota due tavole del XVI secolo, parte del polittico della chiesa di San Rocco di Formia dell'artista Girolamo Stabile. Le opere andavano ad arricchire l’arredo delle ville dell'imprenditore, una delle quali si trova nella costiera amalfitana. Le indagini hanno consentito di identificare sia personaggi dediti alla ricettazione di opere d’arte antica, sia collezionisti e imprenditori pronti ad acquistare anche beni culturali di dubbia provenienza. S Le opere ritrovate verranno nuovamente esposte al pubblico a breve.