Ospedale, lavori in minima parte
La Cisl lancia accuse all’assessore Venturoni.
L’AQUILA. «Altro che aria elettorale. La sortita dell’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, dimostra come lo stesso assessore non sia consapevole della gravissima situazione in cui versa l’ospedale aquilano». È dura la presa di posizione del segretario regionale Cisl, Gianfranco Giorgi, dopo le polemiche innescate dalle affermazioni di Venturoni sullo stato dei lavori al San Salvatore. «A sette mesi dal sisma», sottolinea Giorgi, «l’ospedale è stato ristrutturato solo in minima parte, tanto che per stessa ammissione della Regione finora sono stati impegnati solo 5 milioni di euro sui 45 a disposizione. Se i soldi non mancano, non si comprende come non vengano spesi subito per restituire agli aquilani un bene primario. Siamo ben lontani dai 460 posti assicurati dall’assessore entro il 2010».
Giorgi torna anche sui certificati medici chiarendo: «Venturoni, da non aquilano, certamente fa difficoltà a comprendere gli enormi disagi che ha vissuto la popolazione in seguito al sisma. Se le condizioni di lavoro dentro l’ospedale sono precarie non è certo colpa dei dipendenti».
Sul tema sanità interviene anche il consigliere comunale Enrico Perilli (Prc): «La situazione della sanità aquilana, già al collasso per quanto riguarda l’ospedale San Salvatore, presenta situazioni di estrema criticità anche all’interno del complesso di Collemaggio. Qui, all’interno di un container, sono ospitati gli ambulatori della medicina legale, in uno spazio angusto e inadeguato che non consente neanche di ricavare una sala d’attesa. Così gli utenti sono costretti ad attendere il proprio turno, per ore, all’aperto».
Giorgi torna anche sui certificati medici chiarendo: «Venturoni, da non aquilano, certamente fa difficoltà a comprendere gli enormi disagi che ha vissuto la popolazione in seguito al sisma. Se le condizioni di lavoro dentro l’ospedale sono precarie non è certo colpa dei dipendenti».
Sul tema sanità interviene anche il consigliere comunale Enrico Perilli (Prc): «La situazione della sanità aquilana, già al collasso per quanto riguarda l’ospedale San Salvatore, presenta situazioni di estrema criticità anche all’interno del complesso di Collemaggio. Qui, all’interno di un container, sono ospitati gli ambulatori della medicina legale, in uno spazio angusto e inadeguato che non consente neanche di ricavare una sala d’attesa. Così gli utenti sono costretti ad attendere il proprio turno, per ore, all’aperto».