L'AQUILA
Per il 6 aprile fiaccolata virtuale: "Luci accese in tutti i balconi italiani"
La pandemia impedisce anche quest'anno la partecipazione popolare alla fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma alle 3.32 della notte tra il 5 e il 6 aprile. Ma il Comune lancia l'invito
Per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni per la pandemia covid, non si svolgerà la fiaccolata per commemorare le 309 vittime del terremoto dell'Aquila del 6 aprile del 2009.
In occasione del dodicesimo anniversario della tragedia, il Comune dell'Aquila e i Comitati familiari delle vittime hanno lanciato un appello ad Anci nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli italiani, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, "accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di speranza". Ne dà notizia con una nota la Amministrazione comunale del capoluogo regionale.
Con una ordinanza sindacale, il 6 sarà proclamato lutto cittadino per l'intera giornata; verrà disposta l'esposizione a mezz'asta delle bandiere situate sugli edifici delle amministrazioni pubbliche. Con il provvedimento si invitano "tutti i cittadini - è scritto nel documento - e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, le altre Pubbliche amministrazioni a prendere parte, pur nel rispetto della vigente normativa volta a prevenire e contenere il contagio da Covid-19, alle iniziative promosse per la commemorazione del sisma, nonché ad esprimere in forme decise autonomamente la partecipazione al ricordo delle vittime, anche illuminando, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, i balconi o le finestre degli edifici".
Anche il consueto programma delle celebrazioni ha subito delle variazioni. A seguito delle disposizioni governative in materia di contrasto del contagio da coronavirus e della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata ieri dalla Prefettura, svoltasi in videoconferenza, infatti, sono state stabilite le modalità con cui si svolgeranno le iniziative.
Nel dodicesimo anniversario dal sisma che il 6 aprile 2009, alle 3.32, colpì il capoluogo d'Abruzzo e 56 comuni nelle province dell'Aquila, Teramo e Pescara, provocando distruzione, 100mila sfollati e 309 vittime e 1500 feriti, L'Aquila - si legge nella nota - "torna a chiedere la mobilitazione simbolica dell'Italia per non dimenticare. Per fare sì che il sacrificio e la tragedia non siano vani, ma possano assumere la funzione di rinsaldare le comunità, imparare dai propri errori e lavorare con fiducia alla ricostruzione. Neanche quest'anno infatti, a causa delle prescrizioni e delle limitazioni dovute alla pandemia sarà possibile onorare le vittime del terremoto con la fiaccolata che tradizionalmente fino al 2019 ha attraversato il centro della città. E, dunque, per la seconda volta, la fiaccolata potrà essere collettiva sì, ma virtuale".