Policentrica: operazione con gravi criticità

Per l’associazione è necessario un progetto complessivo di riqualificazione delle mura urbiche

L’AQUILA. «L’ipotesi di sistemazione dell’area di Porta Barete suggerita al Comune da monsignor Orlando Antonini contiene senza dubbio alcuni elementi di novità nel suo tendere a una riqualificazione di un’area di grande interesse storico, a suo tempo disconosciuta e sepolta sotto il cemento della speculazione edilizia. Tuttavia, l’annunciata operazione mostra anche gravi criticità sia nel metodo che nel merito». A intervenire sulla questione legata al destino di Porta Barete, su cui da giorni è in corso un acceso dibattito, è l’associazione Policentrica. «Nel metodo, è del tutto inaccettabile che eventuali decisioni riguardanti beni comuni vengano assunte in segreto, senza trasparenza, senza alcuna visione sistemica e senza condivisione, con i cittadini chiamati unicamente a prendere atto di scelte fondamentali riguardanti l’aspetto e la funzionalità della città. Ribadiamo in proposito», sostiene in una nota Policentrica, «che argomenti di tale portata meriterebbero una profonda discussione in una sede civica che solo un Urban center (ormai lungamente invocato) potrebbe esprimere al meglio, ma che sarebbe opportuno per il momento affidare almeno a una conferenza permanente urbana altamente rappresentativa. Considerando che un intervento di questo tipo, comunque condotto, andrebbe a trasformare profondamente parti della città dal forte valore identitario, proponiamo che la sistemazione dell’area dell’antica Porta Barete scaturisca da una gara di idee e di progettazione, come già avvenuto per piazza d’Armi. Riteniamo inoltre che qualsiasi intervento debba essere sottoposto al vaglio della Soprintendenza ai beni architettonici». Quanto al merito, secondo l’associazione «non avrebbe senso un limitato intervento sull’antiporta Barete (o su ciò che ne resta) senza che esso sia inquadrato in un progetto complessivo di riqualificazione delle mura urbiche che corrono, con poche interruzioni, dalla Fontana Luminosa fino alle prossimità del fiume Aterno. In tal senso sarebbe già significativo che l’amministrazione desse segno della sua volontà di riqualificazione urbana iniziando a bonificare la fascia muraria che costeggia viale della Croce Rossa e che da anni è sfregiata da un persistente e diffuso abusivismo». Policentrica bacchetta, infine, l’amministrazione comunale per quel che riguarda la comunicazione. «Ciò per evitare che gli organi di stampa siano indotti a dare per scontate alcune decisioni che devono essere ancora confrontate con tutti i soggetti interessati, i cittadini in primis. Riteniamo, infine, nel caso che lavori di tale interesse pubblico venissero intrapresi, che i cittadini possano seguire l’attività del cantiere con le dovute modalità improntate sulla trasparenza».

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