Presentato il palio della Giostra 

SULMONA. Un palio che racconta la città oltre alla sua Giostra Cavalleresca quello della XXIII edizione della rievocazione storica sulmonese, presentato ieri sera nel cortile del Palazzo dell’Annunziata. Porta la firma di Vincenzo Di Primio. Un palio ricco di elementi e ancora da completare: l’autore ha infatti voluto lasciare sulla tela, che andrà in premio al borgo o sestiere vincitore della Giostra, uno spazio bianco, in cui dipingerà lo stemma del rione che lo conquisterà. «Ho voluto rappresentare», ha spiegato Di Primio, dopo aver ringraziato per l’invito a cimentarsi con la realizzazione del palio il pittore e membro della commissione artistica della Giostra, Umberto Malvestuto, «gli attori principali della manifestazione, i due cavalieri contendenti, colti al momento dell’inizio e della fine della loro gara in Piazza Maggiore. A corredo dell’immagine centrale ci sono elementi architettonici del centro storico sulmonese, nonché una moneta ovidiana». In alto campeggia un cherubino che, chiarina in mano, sembra dare il via alle gare. Un omaggio e un ricordo alla voce di Angelo Merola, compianto speaker della Giostra. Insolita anche la forma del palio: un anello, come quello che i cavalieri devono centrare per aggiudicarsi la vittoria, incornicia, infatti, la scena centrale. A portare il saluto alla cerimonia di presentazione del palio l’assessore Alessandra Vella. «Questa manifestazione è in continuo crescendo», ha detto, «e ciò mi rende felice e orgogliosa di prendervi parte anche in veste istituzionale. Un grazie ai volontari che ogni anno la rendono possibile». «La Giostra», è intervenuto il presidente onorario Mimmo Taglieri, «ha già raggiunto importanti risultati e merita di diventare ancora più grande. Per questo metterò ancora a mia disposizione il mio lavoro». Il commissario reggente Maurizio Antonini ha presentato il calendario delle sfide della Giostra, che si disputeranno il 29 e 30 luglio in piazza Maggiore.
Ad aprire le gare sarà lo scontro tra il sestiere di Porta Japasseri e il borgo di Santa Maria della Tomba. (a.c.)
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