Ricostruzione Faccia a faccia Chiodi-sindaci
Incontro alla Regione
L’AQUILA. Chiodi, Fontana e i sindaci faccia a faccia per cominciare a parlare di ricostruzione. Oggi alle 15, nell’auditorium di palazzo Silone, incontro tra gli amministratori dei centri del cratere e fuori cratere con il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi, commissario delegato alla ricostruzione, e l’architetto Gaetano Fontana, capo della missione tecnica per la ricostruzione, cioè la struttura che si occuperà, in modo particolare, della fase istruttoria dei progetti e della loro esecuzione. L’incontro di oggi è stato promosso su iniziativa dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Abruzzo «per iniziare il percorso comune riferito alla ricostruzione». «Sono lieto», ha dichiarato Antonio Centi, ex sindaco dell’Aquila e presidente dell’Anci Abruzzo, «che il presidente Chiodi abbia immediatamente aderito alla nostra richiesta che rappresenta anche un segnale che potrà essere apprezzato dagli amministratori».
Domani alle 15, all’Accademia di Belle Arti (via Leonardo da Vinci) si tiene l’incontro-dibattito sul tema «L’Aquila com’era e dov’era: la ricostruzione possibile», a partire dalla presentazione del libro «Terre mobili» di Giovanni Pietro Nimis, architetto e scrittore friulano che ha partecipato alla pianificazione per la ricostruzione di alcuni Comuni friulani colpiti dal terremoto del 1976. «Da qui», spiega una nota, «la riflessione proposta dalla Fondazione “Federico Brini”, promotrice dell’incontro, per aprire un dibattito tra i soggetti della ricostruzione e la città, al fine di condividere un progetto per L’Aquila e il territorio. Un progetto che dev’essere regolato da meccanismi trasparenti, in coerenza con la storia urbana e le naturali vocazioni del territorio. Ricostruzione non solo delle case, ma della città, del territorio, delle relazioni sociali».
Domani alle 15, all’Accademia di Belle Arti (via Leonardo da Vinci) si tiene l’incontro-dibattito sul tema «L’Aquila com’era e dov’era: la ricostruzione possibile», a partire dalla presentazione del libro «Terre mobili» di Giovanni Pietro Nimis, architetto e scrittore friulano che ha partecipato alla pianificazione per la ricostruzione di alcuni Comuni friulani colpiti dal terremoto del 1976. «Da qui», spiega una nota, «la riflessione proposta dalla Fondazione “Federico Brini”, promotrice dell’incontro, per aprire un dibattito tra i soggetti della ricostruzione e la città, al fine di condividere un progetto per L’Aquila e il territorio. Un progetto che dev’essere regolato da meccanismi trasparenti, in coerenza con la storia urbana e le naturali vocazioni del territorio. Ricostruzione non solo delle case, ma della città, del territorio, delle relazioni sociali».