Ricostruzione, primi soldi alle frazioni più colpite
Il capo dell’ufficio speciale: stiamo esaminando 13 schede parametriche di Onna L’obiettivo è aprire qualche cantiere in autunno. Aielli: servono altri fondi subito
L’AQUILA. Onna e San Gregorio. Sono queste le priorità tra le frazioni del cratere colpito dal terremoto per l'Ufficio speciale per la ricostruzione, coordinato da Paolo Aielli. «A Onna già in autunno potrebbero partire i primi cantieri» spiega lo stesso Aielli. Ben 13 schede parametriche, già presentate nei mesi scorsi, infatti, sono allo studio dell'ufficio speciale. Numero che va aggiunto a quello dei piani consegnati con la vecchia filiera.
«Gli studi presentati prima seguiranno i criteri di valutazione della filiera» continua Aielli «ma cercheremo comunque di far partire tutto contemporaneamente, in modo che nessuno venga penalizzato. Non sarebbe giusto nei confronti di chi ha presentato prima i progetti».
Tra le 13 schede parametriche allo studio dell'ufficio speciale per la ricostruzione, 11 sono completamente nuove, mentre le restanti due derivano da progetti precedenti poi modificati. «Il cuore della frazione maggiormente colpita dal sisma è praticamente tutto coperto: ci sono piani specifici per ogni aggregato» continua il coordinatore «anche i fondi dovrebbero essere sufficienti: saranno utilizzati quelli dell'ultima delibera Cipe, una parte dei circa 200 milioni».
Dei soldi assegnati dalla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del dicembre 2012 per l'edilizia privata, in tutto 470 milioni di euro, infatti, una fetta è nella disponibilità dei Comuni del cratere. Soldi che in parte serviranno per finanziare le oltre 200 pratiche già all'esame degli otto Uffici territoriali per la ricostruzione (Utr), coordinati dall'Ufficio speciale (Usrc).
Sull'importo totale per la ricostruzione della frazione di Onna e sui tempi, il coordinatore dell'ufficio speciale non si sbilancia: «Non possiamo dirlo finché siamo in fase istruttoria» spiega «a fine settembre avremo cifre certe. Per il momento stiamo ancora analizzando i progetti e per questo motivo dobbiamo capire quali saranno le modifiche agli stessi prima di individuare le tempistiche necessarie».
Onna rientra nelle priorità dell'ufficio speciale insieme all'asse centrale, agli aggregati misti approvati dalla Soprintendenza, alle periferie con un impatto maggiore in termini di abitanti. «Le direttive in tal senso sono state dettate dal primo cittadino, Massimo Cialente» spiega Aielli «certo, stando ai finanziamenti attuali, non sarà possibile fare tutto immediatamente, per il 2014 sarà necessario almeno un ulteriore miliardo di euro. Altrimenti i progetti si bloccheranno».
L'analisi delle frazioni è cominciata lo scorso giugno. «L'obiettivo»continua Aielli «è quello di favorire il prima possibile il rientro a casa di un alto numero di cittadini». Insomma, il cronoprogramma, almeno per il momento sembra essere stato rispettato.
«Insieme a Onna potrebbe partire anche San Gregorio» secondo il capo dell'ufficio speciale «per questa frazione, tuttavia, i tempi potrebbero essere più lunghi».
Gli abitanti del circondario aquilano che non rientrano né nella zona di Onna né in quella di San Gregorio, tuttavia, non devono disperare. «A metà settembre inizierà lo studio delle altre frazioni» assicura Aielli «rispetteremo i criteri cronologici del Comune, ma ci auguriamo di poter analizzare il prima possibile le pratiche di tutte le frazioni del Comune interessate dal terremoto».
Michela Corridore
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