«Sagge parole di Mattarella, accelerare la ricostruzione»
L’attore Pasotti: «La cultura è importante, recuperare subito il teatro comunale» Mercoledì è attesa a San Demetrio la visita del ministro dell’Istruzione Valditara
L’AQUILA. Non lasciano indifferenti le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel giorno dell’anniversario del sisma ha rinnovato l’impegno a «completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città». Un impegno che va oltre il recupero degli edifici danneggiati, ma che può essere tradotto in azioni in grado di restituire alla città dei punti di riferimento, come ad esempio i luoghi di cultura, come il Teatro comunale.
Per il direttore del Tsa, Giorgio Pasotti non può essere che questa la priorità. «Gli aquilani hanno vissuto questi anni con una pazienza incredibile, ritrovando la città un pezzetto alla volta», spiega l’attore, «accanto alla ricostruzione materiale e alla ripresa economica è importante incentivare le attività culturali, anche spingendo al più presto per recuperare il teatro comunale». Lo scorso anno, il governo Draghi si era proposto per la ricostruzione del teatro di Mariupol. «Chiediamo alle istituzioni un impegno analogo per L’Aquila», afferma Pasotti, ricordando che «la cultura ci dice ciò che è successo e ciò che sarà», sottolinea, «stimola il pensiero, educa allo sviluppo e fa portare avanti idee valide per progredire e andare avanti».
SCUOLA
Ma sono tanti i nodi irrisolti tra i temi evocati dal Capo dello Stato. In primis la questione delle scuole. «Dopo quattordici anni», spiega il preside Antonio Lattanzi, non sono stati ancora portati avanti interventi sostanziali di edilizia scolastica e possiamo solo leggere gli annunci del governo in merito all'arrivo dei fondi, a cui si spera seguano azioni concrete in favore delle nostre scuole rattoppate in centro e nelle periferie». Il riferimento è allo stanziamento da 50 milioni di euro deliberato in una recente seduta del Cipess. «Altro tema», aggiunge, «è quello relativo al calo delle iscrizioni, a partire dall'infanzia, con dati ancora più delicati nelle aree interne dove peraltro insiste un problema di personale, legato alla necessità di servire un bacino ampio. Il mio Istituto comprensivo San Demetrio-Rocca di Mezzo, ad esempio, serve un'area molto vasta con paesi e frazioni. Per il momento, il lavoro è tenuto in piedi da un organico il cui numero è possibile grazie a un’Opcm specifica per le aree del sisma. Ma questo provvedimento non lo avremo in eterno». Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha scelto di far visita alla sede di San Demetrio, mercoledì 12, chiedendo espressamente una scuola che insiste in una zona delle aree interne. Valditara è atteso in tarda mattinata, prima visiterà il pronto soccorso pediatrico e alcune scuole del capoluogo.
ATENEO
Un pensiero dedicato, il presidente Mattarella lo ha rivolto all’Università, proprio nel «doloroso ricordo» degli studenti che all'Aquila chiedevano un futuro e invece, nel 2009, hanno trovato la morte. «A nome di tutta l’università», spiega il rettore Edoardo Alesse, «ringrazio sentitamente il presidente della Repubblica, la sua è una vicinanza che sentiamo forte e costante fin dalla sua partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico nel 2015. Negli anni questo legame non è mai venuto a mancare, anzi è cresciuto e si è consolidato. L’invito al rilancio dell’università sarà un ulteriore sprone a lavorare ancor più intensamente, insieme alle altre istituzioni locali, per portare a termine i tanti progetti in cui il nostro ateneo è coinvolto e impegnato, a cominciare dal recupero delle nostre storiche sedi ancora inagibili. Da questo punto di vista», aggiunge, «la scelta di tenere la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico nel ristrutturato centro congressi Zordan, a San Basilio, è stato un atto non solo simbolico ma tangibile. La riconquista degli spazi marcerà parallelamente all’attuazione dei tanti progetti di ricerca e sviluppo finanziati con il Pnrr, con la realizzazione del collegio di merito Ferrante D’Aragona, grazie al quale saremo in grado di offrire, a regime, seicento posti letto e numerose borse di studio in più».