Scuole, il Comune senza fondi

13 Maggio 2014

Cialente: Del Corvo avrebbe dovuto utilizzare i soldi per l’Ipsiasar e non per lo scientifico di Avezzano

L’AQUILA. Niente soldi per la ricostruzione delle scuole dell’Aquila. E intanto si riaccende lo scontro tra Comune e Provincia sull’utilizzo delle risorse, quelle a suo tempo destinate all’Aquila e ai comuni del cratere (230 milioni) ed invece dirottate in altre realtà dal presidente della Regione Gianni Chiodi, all’epoca anche commissario alla ricostruzione. «L’Aquila non ha visto un centesimo di quei soldi ed ora», afferma il sindaco Massimo Cialente, «vengo accusato dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo di non voler destinare i 10 milioni che siamo riusciti a strappare all’Emilia (risorse recuperate attraverso la decurtazione del finanziamento ai partiti e destinate a tutti i comuni del cratere) al recupero dell’Ispsiasar. Si tratta di fondi, (circa 6 milioni quelli per L’Aquila) che servono per la sistemazione delle aree di accoglienza. Del Corvo spieghi ai suoi studenti le ragioni per le quali anziché ricostruire l’edificio terremotato dell’Ipsiasar ha scelto di impegnare quei soldi per la demolizione (inutile) e la ricostruzione del liceo scientifico di Avezzano. Nonostante ciò, se gli altri comuni saranno d’accordo, siamo disposti ad anticipare i soldi per la sistemazione dell’Ipsiasar a patto però che l’Ufficio speciale provveda a restituirceli in fretta perché serviranno per le aree di accoglienza». Ma intanto al Comune dell’Aquila non sono stati ancora trasferiti i 12 milioni per la ricostruzione delle scuole di Pettino, Arischia, Coppito e San Sisto. «Sono soldi nostri e non dell’Ufficio speciale», afferma l’assessore Alfredo Moroni, «ma per ora sono ancora bloccati lì, come pure i 19 milioni destinati alla Giovanni XXIII e alle scuole di Sassa. Giovedì firmeremo un protocollo d’intesa per la realizzazione del polo di Sassa (materna, elementare e media) in un’area utilizzata dall’Istituto agrario e di proprietà della Provincia. Ma al Comune stiamo ancora aspettando i fondi».

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