Sei cuccioli di orso marsicano nati nel Parco

Pescasseroli, il risultato emerso dalla conta cumulativa delle femmine con piccoli presenti quest’anno

PESCASSEROLI. Complessivamente nel 2015 risultano nati 6 cuccioli di orso marsicano, di cui 4 osservati ancora nel mese di settembre e uno in cattività. È questo il risultato della conta cumulativa delle femmine con piccoli realizzata nei mesi scorsi nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. La conta realizzata anche quest’anno, come avviene ormai dal 2006, è stata effettuata con una convenzione stipulata dal Parco con l’Unione zoologica italiana sulla base della metodologia messa a punto dal dipartimento di Biologia e biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università La Sapienza di Roma. La relazione finale, a firma di Elisabetta Tosoni, con la collaborazione di Daniela Gentile e Roberta Latini, consegnata in questi giorni, documenta il lavoro svolto, le metodologie e i risultati. La realizzazione della conta richiede uno sforzo notevole in termini organizzativi e di coordinamento. Quest’anno sono stati impegnati complessivamente 135 operatori, di cui oltre 50 impiegati simultaneamente, con un apporto importante di 65 volontari. Le diverse tecniche di rilevazione messe in atto, sessioni di avvistamento in simultanea, sessioni mirate e casuali e video trappole, hanno consentito di raccogliere i dati (64 avvistamenti di femmine con cuccioli dell’anno in corso o del precedente) che opportunamente elaborati dagli esperti hanno portato a determinare l’esistenza di almeno 6 cuccioli nati quest’anno. La serie storica dei dati delle femmine con cuccioli insieme al monitoraggio genetico della popolazione di orso bruno marsicano, consente di dare un’interpretazione più chiara dell’attuale stato della popolazione. «Come negli anni precedenti, i dati sulla natalità sono comunque confortanti», afferma Antonio Carrara, presidente del Pnalm, «evidenziano una buona vitalità della popolazione di orso bruno marsicano e confermano che la riduzione della mortalità resta uno degli obiettivi prioritari per la conservazione della specie. La conta delle femmine con cuccioli è, inoltre, una buona occasione per verificare la sopravvivenza dei cuccioli nati l’anno precedente e per monitorare orsi già conosciuti e riconoscibili. Colgo l’occasione per ringraziare l’Unione zoologica italiana; il personale del Pnalm, la Forestale, gli operatori di altre aree protette e i volontari per il lavoro svolto».

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