Sfida lavoratori-Ranieri (M5s) su Abruzzo Engineering
L’AQUILA. L’attacco ad Abruzzo Engineering, operato dal consigliere regionale Gianluca Ranieri (Movimento 5 Stelle), non va giù ai 180 lavoratori. «Crediamo che nessuno attribuisca l’esclusività...
L’AQUILA. L’attacco ad Abruzzo Engineering, operato dal consigliere regionale Gianluca Ranieri (Movimento 5 Stelle), non va giù ai 180 lavoratori. «Crediamo che nessuno attribuisca l’esclusività delle attività legate alla ricostruzione post sisma ai lavoratori di Ae», afferma Simona Fasciani in una nota diffusa a nome dei dipendenti, «perché non verrebbe dato il giusto riconoscimento al grande lavoro svolto in questi anni dai dipendenti del Genio civile della Provincia e del Comune dell’Aquila in parte precari con i quali, al di là delle strumentalizzazioni politiche che tendono a metterci gli uni contro gli altri, collaboriamo fattivamente dal 2009. Crediamo di aver dimostrato la nostra professionalità sul campo in questi lunghi 7 anni, durante i quali abbiamo lavorato anche senza percepire lo stipendio per mesi e senza far gravare però le difficoltà anche personali sul prosieguo del lavoro e sul livello di elevata produttività. Forse il consigliere regionale Ranieri non sa che ogni singolo dipendente di Ae è tenuto settimanalmente a dar conto della quantità del lavoro svolto e invitiamo tutti a prendere visione delle risultanze della nostra attività come della qualità dell’apporto fornito agli enti, nonché dei nostri titoli di studio, delle nostre competenze e delle nostre esperienze professionali, elementi che sono agli atti della Regione Abruzzo e contenuti nel piano industriale. Da un consigliere regionale, per il ruolo che la comunità gli ha affidato e per il riconoscimento anche economico che da tale ruolo deriva, ci aspettiamo preparazione, competenza e contezza su ogni elemento. Con il consigliere Ranieri e con il M5S siamo partiti dalle dichiarazioni di luglio dove si parlava di Ae come una società nata da un’intesa tra il presidente della Provincia, il Comune dell’Aquila e l’Usra, una cosa che venne giustamente definita un abbaglio abbastanza ingenuo. Poi a settembre 2015 il M5S prosegue riconoscendo che “l’ufficio per la ricostruzione” (Usra) ha possibilità di convenzionarsi direttamente e senza passare per appalto (gara di appalto!) con Ae per arrivare oggi a sostenere che la società sta lavorando in violazione delle norme che regolano l’affidamento in house. Invitiamo il consigliere Ranieri e il M5S, intanto, a evitare di sostenere tutto e il contrario di tutto. Ci riserviamo noi di adire le vie legali per le affermazioni diffamatorie verso noi lavoratori di Ae e, perché no, di chiedere alla Corte dei Conti se è giusto ricevere i compensi da parte di consiglieri regionali che non conoscono neanche le norme».
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