L’AQUILA

Sit-in al tribunale dell’Aquila per la liberazione di Anan Yaeesh

26 Febbraio 2025

Il presidio, promosso da Slai Cobas per il sindacato di classe, è stato fatto in mattinata.  Anan Yaeesh è un cittadino palestinese che da anni vive e lavora all’Aquila. ll 37enne è accusato di terrorismo internazionale sulla base di indagini condotte proprio in Israele

L’AQUILA. Un  presidio davanti al Tribunale dell'Aquila per chiedere la liberazione di Anan Yaeesh, attualmente recluso nel carcere di Terni. Questa la  mobilitazione promossa in mattinata dallo Slai Cobas per il sindacato di classe. La scelta di indire per oggi il presidio non è casuale: è attesa in giornata a palazzo di Giustizia l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio dell'attivista 37enne, oppure dichiarare il non luogo a procedere. 

"La resistenza non si arresta - spiega Luigia De Biasi tra i manifestanti - e ciò che è stato fatto ad Anan è vergognoso". Yaeesh è stato arrestato il 27 gennaio dello scorso anno a seguito di una richiesta di estradizione da parte dello stato di Israele. Il 37enne è accusato di terrorismo internazionale sulla base di indagini condotte proprio in Israele. A marzo 2024 è stato raggiunto da un ulteriore provvedimento di custodia cautelare insieme ad Ali Irar e Mansour Doghmosh, poi scarcerati. 

L'ipotesi di reato, formulata dagli inquirenti israeliani, nei confronti di Yaeesh, che vive e lavora a L'Aquila dal 2017, è quella di avere finanziato un gruppo armato del campo profughi. "Non si può parlare di terrorismo né di associazione a delinquere - ribadisce De Biasi - ma di resistenza che il diritto internazionale riconosce come legittima, poiché esercitata in territori militarmente occupati". La Corte d'Appello dell'Aquila ha comunque respinto la richiesta di estradizione avanzata per lui dalle autorità israeliane. Richiesta poi ritirata da Israele a fine aprile con una nota inviata al ministero della Giustizia. L'estradizione era stata resa più difficile anche dalla presenza del doppio provvedimento, in virtù del regolamento internazionale.