movida violenta
Sulmona, 41enne in carcere per aver accoltellato un giovane
L’aggressione durante una rissa in centro storico, altre quattro persone denunciate tra cui il ragazzo rimasto ferito
SULMONA. Un arresto e quattro giovani denunciati, tra cui una donna. Non si è fatta attendere la risposta della polizia alla movida violenta che da alcuni mesi si registra a Sulmona. A finire in cella, su ordine di custodia cautelare del gip Marco Billi, un uomo di 41 anni, Marco Bonomo, di Introdacqua. Il 41enne è accusato di aver accoltellato un ragazzo di 22 anni di Sulmona, anche lui tra i denunciati con la fidanzata dell’arrestato e altri due amici del ferito. Tutti sono accusati di rissa aggravata, minacce e lesioni. L’arresto è il primo risultato di un’indagine, svolta dal personale della squadra anticrimine coordinata dalla dirigente Francesca La Chioma e diretta dall’ispettore Daniele L’Erario per contrastare il fenomeno dei fine settimana di violenza con continue risse ed episodi di vandalismo nel centro storico sulmonese. I particolari dell’operazione che ha portato all’arresto di Bonomo sono stati spiegati ieri mattina in commissariato.
Erano le 4,15 del 7 novembre scorso, quando al 113 era arrivata la segnalazione di una rissa in corso in un locale dietro a piazza XX Settembre. Giunti sul posto, gli agenti non avevano trovato nessuna traccia dei contendenti, ma, poco dopo, dal pronto soccorso dell’ospedale, venivano avvisati della presenza di un giovane che era stato ferito alla spalla con una coltellata. Il ragazzo aveva rivelato agli agenti l’identità dell’aggressore affermando di essere stato ferito da Bonomo nel corso di una lite davanti a un locale nei pressi di via Carrese. Tornati sul posto, i poliziotti non avevano trovato Bonomo ma erano riusciti a recuperare il coltello sporco di sangue che una dipendente del locale aveva gettato nel secchio della spazzatura.
Le indagini successive portate avanti dalla squadra anticrimine hanno portato a scoprire, anche grazie alle immagini della videosorveglianza comunale e delle telecamere di alcune attività commerciali nelle vicinanze del locale, che si era trattato di una vera e propria rissa, per vecchi rancori, con il coinvolgimento di almeno 5 persone.
Incrociando le testimonianze raccolte con le immagini e le tracce trovate, la polizia è riuscita a ricostruire quanto avvenuto quella notte: dopo l’aggressione all’interno del locale e il ferimento del giovane alla spalla, i due gruppi, quello del ventiduenne con i suoi amici e G.B. con la fidanzata, si erano fronteggiati all’esterno del locale, dando vita a una zuffa, al termine della quale anche l’accoltellatore aveva riportato qualche problema. In particolare, delle ferite al volto per le quali però non si è rivolto ai medici del pronto soccorso.
Claudio Lattanzio
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