Tac fuori uso da dieci giorni
I pazienti dell’ospedale trasportati a Sulmona o Pescara.
AVEZZANO. Macchinario per la Tac fuori uso da dieci giorni all’ospedale di Avezzano e pazienti costretti a rivolgersi in altri ospedali, anche fuori regione. A causare il problema è stato un guasto che richiede l’intervento dei tecnici e la sostituzione di una parte del macchinario, che forse potrebbe avvenire questa mattina.
«Purtroppo non possiamo eseguire l’esame della tac perché il macchinario è guasto». Questo è quello che si sono sentiti rispondere i pazienti che nei giorni scorsi sono arrivati in ospedale per sottoporsi alla tomografia computerizzata.
Drammatica la situazione per le urgenze, in particolare per i pazienti vittime di incidenti stradali o di traumi gravi per i quali l’esame della tac diventa essenziale per scoprire eventuali emorragie interne. Ma drammatica anche la situazione per le liste d’attesa. Alle code di mesi, i pazienti marsicani si sono trovati davanti a un altro problema. I ritardi nell’intervento di riparazione hanno finito di peggiorare la situazione. Si tratta di un servizio importante per la salute dei pazienti visto che consente diagnosi accurate su lesioni importanti come quelle del sistema nervoso, degli organi addominali, dell’apparato muscoloscheletrico, ma soprattutto perché il suo principale campo d’azione resta lo studio dei tumori, e in particolare quelli di piccole dimensioni o localizzati in organi dove difficilmente possono essere analizzati con le tecniche diagnostiche consuete.
«Il pezzo da sostituire», hanno fatto sapere dall’ospedale «dovrebbe essere disponibile domani mattina (stamattina) e i tecnici sono in grado di riparare il macchinario in poche ore. Da martedì pomeriggio», hanno aggiunto «tutto dovrebbe tornare alla normalità». Il problema ha comunque peggiorato la difficile situazione delle liste di attesa all’ospedale di Avezzano che dal terremoto, diventando la struttura di riferimento della Provincia, si è dovuto far carico di un’utenza maggiore. Un allarme per le liste di attesa alla Asl di Avezzano era stato lanciato dai sindacati e dal tribunale del malato alcune settimane fa. L’associazione per la difesa dei pazienti aveva denunciato attese di 9 mesi per l’ecodoppler, 5 per una risonanza magnetica, almeno tre o quattro per una tac o una coronarografia. In determinati periodi i tempi per una Tac sono arrivati addirittura a sei mesi.
Caos anche per l’attesa nelle visite mediche e per gli esami specialisti che progressivamente sono lievitati in maniera esponenziale. Uno dei casi più eclatanti quello di una paziente che ha prenotato un ecodoppler per la madre all’ospedale ottenendo un appuntamento fissato a febbraio 2010. Il mese scorso un guasto come quello di Avezzano è avvenuto a Sulmona. Anche in quel caso l’episodio è stato denunciato dal Tribunale per i diritti del malato. I pazienti sono stati costretti per più di una settimana a un rinvio delle prenotazioni o a rivolgersi ad altre strutture sanitarie.
«Purtroppo non possiamo eseguire l’esame della tac perché il macchinario è guasto». Questo è quello che si sono sentiti rispondere i pazienti che nei giorni scorsi sono arrivati in ospedale per sottoporsi alla tomografia computerizzata.
Drammatica la situazione per le urgenze, in particolare per i pazienti vittime di incidenti stradali o di traumi gravi per i quali l’esame della tac diventa essenziale per scoprire eventuali emorragie interne. Ma drammatica anche la situazione per le liste d’attesa. Alle code di mesi, i pazienti marsicani si sono trovati davanti a un altro problema. I ritardi nell’intervento di riparazione hanno finito di peggiorare la situazione. Si tratta di un servizio importante per la salute dei pazienti visto che consente diagnosi accurate su lesioni importanti come quelle del sistema nervoso, degli organi addominali, dell’apparato muscoloscheletrico, ma soprattutto perché il suo principale campo d’azione resta lo studio dei tumori, e in particolare quelli di piccole dimensioni o localizzati in organi dove difficilmente possono essere analizzati con le tecniche diagnostiche consuete.
«Il pezzo da sostituire», hanno fatto sapere dall’ospedale «dovrebbe essere disponibile domani mattina (stamattina) e i tecnici sono in grado di riparare il macchinario in poche ore. Da martedì pomeriggio», hanno aggiunto «tutto dovrebbe tornare alla normalità». Il problema ha comunque peggiorato la difficile situazione delle liste di attesa all’ospedale di Avezzano che dal terremoto, diventando la struttura di riferimento della Provincia, si è dovuto far carico di un’utenza maggiore. Un allarme per le liste di attesa alla Asl di Avezzano era stato lanciato dai sindacati e dal tribunale del malato alcune settimane fa. L’associazione per la difesa dei pazienti aveva denunciato attese di 9 mesi per l’ecodoppler, 5 per una risonanza magnetica, almeno tre o quattro per una tac o una coronarografia. In determinati periodi i tempi per una Tac sono arrivati addirittura a sei mesi.
Caos anche per l’attesa nelle visite mediche e per gli esami specialisti che progressivamente sono lievitati in maniera esponenziale. Uno dei casi più eclatanti quello di una paziente che ha prenotato un ecodoppler per la madre all’ospedale ottenendo un appuntamento fissato a febbraio 2010. Il mese scorso un guasto come quello di Avezzano è avvenuto a Sulmona. Anche in quel caso l’episodio è stato denunciato dal Tribunale per i diritti del malato. I pazienti sono stati costretti per più di una settimana a un rinvio delle prenotazioni o a rivolgersi ad altre strutture sanitarie.