Tasse, il governo chiede la proroga
Emendamento alla Finanziaria. Piccone (Pdl): manteniamo le promesse.
L’AQUILA. Un emendamento del governo alla Finanziaria dovrebbe far slittare al mese di giugno del prossimo anno l’inizio del pagamento degli arretrati di tributi e contributi non versati nelle zone in Abruzzo colpite dal terremoto. Il testo prevede anche che le somme siano versate in sessanta rate mensili. Il centrodestra gongola, mentre le opposizioni si mantengono critiche. «Avevo parlato con il ministro Giulio Tremonti», sottolinea il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, «che mi aveva rassicurato circa un suo intervento. La sensibilità del nostro governo nei confronti dell’Aquila, in questo momento, è totale. Il tempo ha dato spazio a critiche immotivate, ma io alle parole preferisco i fatti. Ero certo di questo epilogo. Non ho attivato emendamenti perché mi fido della parola del ministro Tremonti.
Un grazie va a lui perché nonostante i conti siano quello che sono trova sempre le risorse per continuare a sostenere la causa aquilana». Inizia oggi in Commissione Bilancio la discussione degli emendamenti alla legge finanziaria 2010. Tra gli altri sarà discusso anche quello a prima firma della parlamentare abruzzese Paola Pelino. L’emendamento riguarda la prosecuzione della sospensione del pagamento delle tasse fino al giugno del 2010 e il rinvio dell’inizio della restituzione al 2014. «Non abbiamo mai perso di vista», sottolinea la Pelino, «la situazione dell’Abruzzo e dell’Aquila in un momento così difficile. Ce lo dimostra il fatto che il presidente Silvio Berlusconi è presente e vigila in prima persona per non lasciare disattese le aspettative del popolo abruzzese ed anche questa volta l’impegno del sottosegretario Gianni Letta, del ministro all’Economia Giulio Tremonti e del Governo sarà attento e puntuale per dare una nuova speranza all’Aquila e a tutta la sua gente.
Sono sicura che le premesse porteranno una soluzione positiva e finalmente ci sarà una boccata d’ossigeno per chi in questo momento si sente fortemente sfiduciato dalla tragedia che ci ha colpito». Di parere diverso sono i parlamentari delle opposizioni, che hanno presentato vari emendamenti alla legge finanziaria. «Se il governo presenta un suo emendamento, vogliamo leggerlo e poi si vedrà», osserva il deputato Giovanni Lolli (Pd), «ma certo, se dobbiamo tornare a pagare le tasse al 100% e a partire da luglio il risultato sarebbe scadente. Vogliamo la restituzione, ma forfettizzata come avviene per Umbria e Marche. Abbiamo chiesto anche un’ulteriore proroga del pagamento delle nuove tasse».
Tranciante il giudizio dell’onorevole Pierluigi Mantini (Udc): «Bisogna prendere atto di questa distanza vergognosa, se non si tiene conto di una mia proposta, accettata dal Governo e confermata dal ministro Tremonti circa l’equiparazione della situazione fiscale con le altre popolazioni terremotate. Il governo tradisce un impegno formale assunto in Parlamento. Il rischio è che si chieda agli aquilani di pagare con le proprie tasche il poco fatto della ricostruzione. È anche un po’ offensivo per i cittadini aquilani».
Un grazie va a lui perché nonostante i conti siano quello che sono trova sempre le risorse per continuare a sostenere la causa aquilana». Inizia oggi in Commissione Bilancio la discussione degli emendamenti alla legge finanziaria 2010. Tra gli altri sarà discusso anche quello a prima firma della parlamentare abruzzese Paola Pelino. L’emendamento riguarda la prosecuzione della sospensione del pagamento delle tasse fino al giugno del 2010 e il rinvio dell’inizio della restituzione al 2014. «Non abbiamo mai perso di vista», sottolinea la Pelino, «la situazione dell’Abruzzo e dell’Aquila in un momento così difficile. Ce lo dimostra il fatto che il presidente Silvio Berlusconi è presente e vigila in prima persona per non lasciare disattese le aspettative del popolo abruzzese ed anche questa volta l’impegno del sottosegretario Gianni Letta, del ministro all’Economia Giulio Tremonti e del Governo sarà attento e puntuale per dare una nuova speranza all’Aquila e a tutta la sua gente.
Sono sicura che le premesse porteranno una soluzione positiva e finalmente ci sarà una boccata d’ossigeno per chi in questo momento si sente fortemente sfiduciato dalla tragedia che ci ha colpito». Di parere diverso sono i parlamentari delle opposizioni, che hanno presentato vari emendamenti alla legge finanziaria. «Se il governo presenta un suo emendamento, vogliamo leggerlo e poi si vedrà», osserva il deputato Giovanni Lolli (Pd), «ma certo, se dobbiamo tornare a pagare le tasse al 100% e a partire da luglio il risultato sarebbe scadente. Vogliamo la restituzione, ma forfettizzata come avviene per Umbria e Marche. Abbiamo chiesto anche un’ulteriore proroga del pagamento delle nuove tasse».
Tranciante il giudizio dell’onorevole Pierluigi Mantini (Udc): «Bisogna prendere atto di questa distanza vergognosa, se non si tiene conto di una mia proposta, accettata dal Governo e confermata dal ministro Tremonti circa l’equiparazione della situazione fiscale con le altre popolazioni terremotate. Il governo tradisce un impegno formale assunto in Parlamento. Il rischio è che si chieda agli aquilani di pagare con le proprie tasche il poco fatto della ricostruzione. È anche un po’ offensivo per i cittadini aquilani».