Terremoto, Chiodi incontra i comitati
Il presidente: qui c’è la futura classe dirigente.
L’AQUILA. I comitati cittadini hanno incontrato, al parco Unicef, il presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi. Seppur partendo da posizioni spesso lontane, sono state affrontati i temi centrali su cui è fondata la discussione aperta dai comitati: partecipazione alle decisioni, progetto Case, ricostruzione leggera e pesante. I rappresentanti dei comitati hanno ascritto alla politica locale «una eccessiva e supina accettazione delle decisioni assunte a livello centrale, spesso troppo poco attente alle specificità dell’evento post-sismico». Chiodi, dal canto suo, ha difeso la bontà del decreto, precisando la sua contrarietà al rimborso del danno delle case possedute a fini speculativi, come anche della scelta necessaria dei palazzi del Piano Case, a cui i comitati hanno riproposto una strategia di reversibilità per moduli abitativi temporanei.
Chiodi si è detto disposto ad avviare un «metodo partecipativo», ancor più se dovesse essere delegato - come commissario governativo - dell’intera ricostruzione urbana (ora lo è alla sola ricostruzione degli edifici pubblici). L’unico impegno preso da Chiodi sui contenuti della ricostruzione ha riguardato la condivisione sulla necessità che «questa venga colta come opportunità di sviluppo e di riconversione ai modelli della sostenibilità». «E’ stato un confronto positivo, di grande correttezza e partecipazione» ha commentato Chiodi. «Ho visto quella che potrà essere la nuova energia dell’Aquila, ho visto parte della futura classe dirigente che ha voglia di ricostruire una città migliore. Mi ha colpito la compostezza e la qualità del confronto».
Chiodi si è detto disposto ad avviare un «metodo partecipativo», ancor più se dovesse essere delegato - come commissario governativo - dell’intera ricostruzione urbana (ora lo è alla sola ricostruzione degli edifici pubblici). L’unico impegno preso da Chiodi sui contenuti della ricostruzione ha riguardato la condivisione sulla necessità che «questa venga colta come opportunità di sviluppo e di riconversione ai modelli della sostenibilità». «E’ stato un confronto positivo, di grande correttezza e partecipazione» ha commentato Chiodi. «Ho visto quella che potrà essere la nuova energia dell’Aquila, ho visto parte della futura classe dirigente che ha voglia di ricostruire una città migliore. Mi ha colpito la compostezza e la qualità del confronto».